LUCA TAVECCHIO
Editoriale e Commento

Dentro il Fuorisalone

Milano alle prese con la settimana dedicata al design

Così, eccola qui “Milano a portata di mano, ti fa una domanda in tedesco e ti risponde in siciliano”. La febbre del Salone e, soprattutto, del Fuorisalone è esplosa in città. Code chilometriche all’ex macello, folla a Brera, festa grande al Bar Basso, truppe di “design lovers” che dalla zona Tortona si spostano in ogni angolo cittadino. E pensare che tutto nasce, in fondo, da un’esposizione di mobili. Ma quella che poteva essere una fiera qualsiasi è invece diventato L’evento principale della città. Capace di attirare migliaia di visitatori da ogni angolo del pianeta. E Milano non si tira indietro. Non ha neanche paura di mostrare i suoi “angoli bui”, l’ex macello, la Stazione Centrale, Baggio. Trasfigurati anche loro dalla luce magica della creatività. Perché la forza del Fuorisalone è anche questa: farci illudere che la città di “zucchero e catrame” possa essere quella curiosa, sorridente e aperta di questi giorni.