IVAN ALBARELLI
Editoriale e Commento

Galline in fuga dalla padella

Due polli chiusi in un’auto in piazzale Cuoco, affamati e assetati, salvati dalla Polizia locale

Erano riuscite a scappare da un’azienda avicola, una di quelle fabbriche monstre dove migliaia di polli in batteria sono costretti a sfornare uova 24 ore su 24. Ce l’avevano finalmente fatta ad afferrare con un’ala le chiavi dell’auto del padrone e a scappare dalle campagne lodigiane, salvo poi perdersi – smarrite, stanche e affamate – alla periferia sud di Milano. No, non è così poetica la storia delle due galline salvate dalla Polizia locale in quel brutto Suk abusivo da fiera dell’est (anche qui niente poesia: non siamo dentro la famosa canzone di Angelo Branduardi) che è piazzale Cuoco.

I due poveri volatili erano in realtà stati chiusi a chiave dentro un’auto, evidentemente di uno degli ambulanti irregolari che “anima” quel mercatino. Destinati con ogni probabilità a essere venduti. L’abitacolo trasformato in un'aia-prigione sporca, senz’aria, senza cibo. Succede anche questo in una città che in certi suoi angoli (periferici) sembra piombare in un degrado tipico di metropoli di altre latitudini. In piazzale Cuoco come in viale Aretusa. Le galline sono state però fortunate: hanno trovato sulla loro strada i “ghisa”. E invece di finire in padella sono state curate dai veterinari dell’Ats e rifocillate.