Editoriale
Un gesto simbolico e allo stesso tempo concreto, doveroso ma non scontato, l’intitolazione di un parco di Senago a Giulia Tramontano e al piccolo Thiago, il bambino che portava in grembo. A portare il loro nome sarà un parchetto con i giochi, il luogo per eccellenza di mamme e bambini. Perché Giulia non tornerà, nessuno può restituirle la vita, a lei e all’amore dei parenti straziati, ma la sua memoria resta. Non solo a parole, ma con un atto concreto. Memoria e anche monito, per una società senza più femminicidi.