Mentre Milano corre, cresce, progredisce, avanza e s’espande, la natura timidamente ci ricorda che lei c’è, magari in disparte, ma c’è. Ha del poetico (poesia basica, lo ammettiamo) il salvataggio di un lupo caduto nel naviglio a Gaggiano, alle porte di Milano. È bello immaginare che nel suo dna sia rimasta la memoria ancestrale di quando Milano si chiamava Medhelan ed era un villaggio fondato da una tribù celtica in una zona boscosa ma ben irrigata. E invece, probabilmente, si è trattato di una banale imprudenza animalesca di un esemplare che ha “osato” troppo. Sia quel che sia, la mattinata di salvataggio del lupo dal naviglio ha rappresentato un momento di emozione quasi infantile, fiabesca, per chi l’ha vissuto e anche per chi ha visto foto e video dell’operazione. Ma capiteci, siamo cittadini. Sentimenti molto diversi da quelli provati spesso e volentieri da chi vive in montagna ed è abituato a ben altri incontri ravvicinati col predatore.
Editoriale e CommentoLupus in fabula