VALENTINA BERTUCCIO D’ANGELO
Editoriale e Commento

M4, molto bene ma non benissimo

L’inaugurazione della metro blu è uno splendido traguardo ma non cancella ritardi e cantieri ancora aperti

Intendiamoci: l’inaugurazione della M4 da San Cristoforo a Linate è un traguardo che ogni milanese che prende l’aereo, se potesse, celebrerebbe stappando con lo champagne. Basta parcheggi cari e salati vicino allo scalo, basta corse in taxi ad almeno 40 o 50 euro. E in fondo anche basta autobus, mezzo pubblico ed economico ma che paga le incognite del traffico. Da ieri si può arrivare all’aeroporto cittadino con un biglietto urbano da 2,20 anche partendo dall’altra parte della città. Urrà.

Eppure la storia e l’attualità della metropolitana blu ci restituisce anche almeno un paio di rovesci della medaglia su cui, quanto meno, riflettere. Primo, il fatto che la linea dovesse essere pronta per l’Expo 2015 e invece è stata aperta prima dell’Expo, sì, ma quello di Osaka dell’anno prossimo. Stessa sorte, anzi peggio, che sta subendo il prolungamento della rossa: 1,6 chilometri di galleria con due nuove fermate, a Sesto Restellone e a Cinisello Bettola, che devono ancora essere conclusi dall’avvio dei lavori datato luglio 2011. E secondo, i cantieri della M4 in superficie, ancora aperti in attesa di essere terminati e chiusi, fonte di disagi notevoli: mobilità spesso in tilt, rumori, caos, sporcizia e allagamenti in caso di pioggia. Insomma, per la M4 vien da dire bene, molto bene. Ma non benissimo.