Il brano di Fedez dedicato al tema della depressione e la confessione a cuore aperto di Paolo Cognetti, che in una lunga intervista ha parlato di Tso e depressione, raccontano l’Italia che finalmente siamo: quella in cui la malattia mentale non è più un tabù. Chi prende psicofarmaci, chi fa psicoterapia o viene seguito da uno psichiatra, non è più il matto, il fuori di testa, il povero cristo che non ha tutti i venerdì. La fragilità della psiche, come quella del corpo, è “normale”, è accettata, le sua narrazione è sdoganata. Chi si vergognerebbe di curare un mal di schiena? Perché vergognarsi, allora, di curare una depressione? Ma a ben vedere racconta anche un’altra cosa: non ci si salva da soli. Lo scrittore Premio Strega ha avuto una rete di amicizie capace di cogliere il suo disagio e chiedere aiuto. Speriamo sia così anche per Federico Lucia.
Editoriale e CommentoLa fragilità della psiche è “normale”