Un Comune su tre non ha nemmeno un posto in asilo nido. In Lombardia, nella cosiddetta locomotiva d’Italia. Secondo l’indagine di OpenPolis, a soffrire sono soprattutto i piccoli centri e le aree periferiche, mentre nei capoluoghi gli standard europei vengono rispettati. Una fotografia che induce una duplice riflessione.
Innanzitutto che la mitica famiglia, tradizionale o ‘moderna’ poco importa, per la politica è sempre un ottimo brand da citare nei comizi ma alla prova dei fatti è solo un fastidioso peso economico, quando si tratta di scegliere dove destinare le risorse pubbliche.
In secondo luogo, che l’altrettanto mitica Italia dei campanili, di cui la nostra regione è fiera portabandiera coi suoi 1.502 Comuni di cui quasi il 70% sotto i 5mila abitanti, nel 21esimo secolo non è propriamente un affare. Per tutelare a livello burocratico-istituzionale delle microcomunità, si disperdono risorse e a farne le spese sono i cittadini, alle prese con servizi sempre più ridotti.