VALENTINA BERTUCCIO D’ANGELO
Editoriale e Commento

Piutost che nient l'è mej piutost

La buona notizia è che a settembre non ci saranno rincari ai biglietti dei mezzi pubblici. La cattiva è che la qualità del servizio sta peggiorando

C’è un modo di dire milanese che recita “Piutost che nient l'è mej piutost”. Insomma, chi si accontenta gode. Ma ci risulta difficile immaginarli così, goderecci, i pendolari che usano tutti i mezzi pubblici lombardi per andare al lavoro o a scuola, di fronte alla buona notizia che a settembre non scatterà l’adeguamento del prezzo dei biglietti o degli abbonamenti. 

Perché a scongiurare i rincari è il generale peggioramento della qualità del servizio del trasporto pubblico. Sono risultati negativi ben tre indicatori sui quattro presi in considerazione per quantificare e ponderare l’eventuale rincaro. E dunque, prezzo fermo ma qualità sempre più scadente: sempre meno corse (mancano i conducenti), ritardi e cancellazioni, che rendono l’uso di metro, bus e treni non una scelta ecologica ma una specie di voto di penitenza.