IVAN ALBARELLI
Editoriale e Commento

Milano da batticuore

Il tradizionale pranzo di Pasqua all’Opera Cardinal Ferrari, nella città che corre sempre ma non dimentica d’essere solidale

Anche il giorno di Pasqua la Milano della solidarietà ha dimostrato il suo grande cuore, la “Milan col coeur in man” di lunga e antica memoria. Al tradizionale pranzo organizzato dall’Opera Cardinal Ferrari c’erano oltre 240 persone. Ognuna di loro con le proprie fragilità (come tutti noi del resto), dalla povertà alla malattia, alla solitudine.  C’era naturalmente l’arcivescovo Mario Delpini, che di questa emergenza sociale nella città più ricca d’Italia ha fatto la sua priorità. Alla fine, è sembrato quasi che il poter consumare un lauto pasto – la struttura di via Boeri ne ha erogati più di 65mila nel corso del 2024, in crescita del 10% rispetto al 2023 – fosse per chi c’era molto meno importante rispetto al fatto d’essere in compagnia, di poter ridere e scherzare seduti a tavola. Di essere considerato. In una metropoli (dall’immagine ultimamente ammaccata) dove tutti corrono dalla mattina alla sera, e dove rimane sempre vero, sullo sfondo, che se non hai i danee e non sei “pettinato” un po’ arranchi, realtà come la Cardinal Ferrari, la Caritas Ambrosiana e tantissime altre associazioni di volontariato, meno note e che operano magari a livello di quartiere, ci rendono orgogliosi di questa Milano.