Inizia lo spettacolo e non poteva esserci altro palcoscenico che non fosse quello dello Strehler per l’inizio del conto alla rovescia che fra un anno esatto – il 6 febbraio 2026 – vedrà arrivare a San Siro la fiamma olimpica.
Una liturgia che si ripete seguendo una ritualità emozionante, pari a quella di un sipario che si apre per raccontare una storia. E lo sport, nelle sue molteplici espressioni, si tratti di una discesa libera o di una partita di hockey, non è in fondo rappresentazione, narrazione di un gesto che porta l’eroe alla vittoria o alla sconfitta, trasformando la commedia in dramma e viceversa?
Per queste ragioni il teatro simbolo della cultura milanese e italiana è la sede ideale per l’anteprima dello spettacolo sportivo che ogni quattro anni ci fa sognare. Il timer che scandirà giorni, ore, minuti e secondi ci accompagnerà fino ad arrivare all’ora zero e noi già sappiamo che da quel momento in poi gli atleti diventeranno attori e a tutti noi sarà concesso di immedesimarsi in loro, di vincere e di perdere con loro, emozionandoci per imprese che saranno anche nostre.