Per tanto tempo gli 883 e poi Max Pezzali sono stati giudicati i cantanti “della provincia”. Max rivendicandolo; i suoi detrattori criticandolo. Per quei temi quotidiani, piccoli ma non miseri, per le dinamiche delle compagnie di periferia: i bar, gli appuntamenti, i giri in auto di notte, le discoteche e il deca che non bastava neanche in pizzeria. Ma nei corsi e ricorsi della storia, ora che Max riempie stadi e palazzetti e ha potuto anche coronare il sogno di stare di nuovo sul palco con Mauro Repetto, l’amico ritrovato; ora che perfino una serie tv ha celebrato il mito degli 883, la provincia si prende la sua rivincita.
E, perché no, sfrutta la scia. A Pavia viene proposto un tour molto originale, ‘Quante fake sull’uomo ragno’, che partendo dalla statua della lavandaia nei pressi del ponte coperto, porterà tra ponti, scuole, strade, locali e “106 farmacie”. Alla scoperta dei luoghi raccontati nella serie televisiva e cantati nei brani più noti del gruppo. Un tuffo un po’ nostalgico dedicato ai fan di ieri e di oggi, che forse non hanno idea di come fosse la Pavia degli anni ‘90, quella diventata immortale grazie a Max e Mauro.