IVAN ALBARELLI
Editoriale e Commento

Strade inesplorate

Nel Mantovano la targa di una via dedicata a Mentana celebra il giornalista e non la battaglia risorgimentale

Il diretto interessato si sarà sentito lusingato ma allo stesso tempo avrà toccato tutto quel che poteva toccare, considerato che di solito si entra nel Pantheon degli stradari, e di Google Maps, solo da morti. Il giornalista Enrico Mentana s'è visto erroneamente dedicare una via di Viadana, nel Mantovano, dove chi ha realizzato la targa l'ha confuso con la città della famosa battaglia risorgimentale del 1867, tappa lungo il cammino che porterà tre anni dopo alla presa di Roma e alla sua proclamazione a capitale del Regno d'Italia. Non contenti, sempre a Viadana via Bugno, termine dialettale che indica lo stagno, è diventata via Gianni Bugno in onore del campione di ciclismo, che immaginiamo pure lui impegnato in scongiuri e toccate di ogni genere. 

Le strade italiane sono ricche di svarioni, dalla via dedicata a " po' " (un fiume un po' sconosciuto) a Guglielmo Marconi "inventore della radiografia" (a Ravenna), a Kennedy - il presidente Usa assassinato a Dallas - storpiato in Kennedi. Siamo abituati a farci scorrere addosso nella vita di ogni giorno i nomi che compaiono sui navigatori dei telefonini di personaggi famosi, inventori, battaglie, scrittori, eroi ed eroine che hanno spesso cambiato il corso dell'umanità, senza domandarci il più delle volte chi siano o cosa rappresentino; per restare a Milano, Diocleziano (piazza), il Coni Zugna (viale), Biancamano (piazzale), Nicolajewka (via), Dateo (piazzale),  Koristka (via), Cantore… Quando non arriviamo a sconvolgere la pronuncia di alcuni di loro, come Jenner, il medico inglese a cui si deve la vaccinazione antivaiolosa, e che ormai tutti chiamano Iènner, o la poetessa Veronica Gàmbara diventata Gambàra. Eppure dietro a un cognome apparentemente anonimo apposto su una targa stradale c’è una storia, qualcuno che ha speso la sua vita per un’impresa nobile o valorosa per cui merita d’essere ricordato, un evento che ha impattato sulle nostre vite. Insomma, se siamo quello che siamo come italiani lo dobbiamo, ebbene sì, anche a Mentana.