Marion Guglielmetti
Editoriale e Commento
Editoriale

La notte prima di Taylor Swift

Cinque mesi di attesa, com’è accaduto in Argentina a Buenos Aires, forse è un po' troppo. Ma accamparsi con tenda e sacco a pelo il giorno prima di un concerto, fuori dallo stadio dove canterà il nostro o la nostra cantante del cuore per conquistarsi un posto nelle prime file, si può anche fare. Del resto, una passione è una passione. E la si dimostra anche con gesti un po' folli. Importante è che lo si faccia con lo spirito giusto. Così può accadere per i due concerti di Taylor Swift a San Siro di sabato e domenica prossima.

Per avere la situazione sotto controllo si è tenuto a Palazzo Diotti il vertice del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Claudio Sgaraglia al quale hanno partecipato il questore Bruno Megale, i vertici dei comandi provinciali di Arma e Finanza, l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli, i promoter della società D’Alessandro e Galli e i rappresentanti di Mi-St. È stato predisposto un piano ben dettagliato per evitare ogni genere di problema.

Tanta è l’attesa e speriamo che tutto fili liscio perché godersi una serata sotto il palco rappresenta sempre un’occasione unica. Senza contare che le emozioni possono arrivare anche da altro: ai romantici come me piace pensare che, nelle lunghe ore di attesa, possano esserci belle chiacchierate accompagnate da risate indimenticabili. Senza contare che in queste occasioni possono nascere amicizie che possono trasformarsi in amore. E la colonna sonora è compresa nel prezzo del biglietto.