Marion Guglielmetti
Editoriale e Commento
Editoriale

La moda del rischio

Questa estate? Torna la folle moda del tuffo proibito. Anche in Lombardia, giovani e giovanissimi si danno appuntamento a bordo strada, su ponti o cavalcavia per poi buttarsi nel lago o nei corsi d’acqua. Tutto davanti ad amici vocianti e filmanti, per quell’occhio onnipresente del Grande Fratello. Imprese più o meno rischiose riprese e trasformate in video per cibare i social, incuranti delle conseguenze.

Quel che conta è il brivido di cui alcuni sembra non possano privarsi e la ricerca di "like" e consensi per sentirsi di appartenere a un mondo, a quella cultura dominante che punta sull’apparire e non sulla sostanza. Chi ha successo diventa idolo, imitato per un pugno di clic.

C’è chi invoca controlli e multe, ma quel che servirebbe è soprattutto buon senso e maggior rispetto verso noi stessi. Le vere imprese sono altre e i tuffi più spettacolari e coinvolgenti sono quelli ispirati dall’amore per la vita e non dallo sfidare la morte.