Milano, 13 febbraio 2023 - Mai così pochi lombardi si sono recati alle urne per un'elezione regionale. L'affluenza registrata in questa tornata elettorale in Lombardia è la più bassa di sempre: solo il 41,6% dei votanti rispetto agli aventi diritto al voto.
I precedenti
Il record negativo risaliva al 2010, quando votò il 64,6% dei lombardi. In quelle elezioni i principali candidati erano Roberto Formigoni, per il centrodestra, che fu confermato per la quarta volta presidente della Regione; e Filippo Penati per il centrosinistra. Anche allora la consultazione si svolse su due giornate, il 28 e il 29 marzo. Cinque anni fa si votò invece in una sola giornata, il 4 marzo in contemporanea con le elezioni politiche, e l' affluenza fu del 73,1%. Attilio Fontana, sostenuto dal centrodestra, fu eletto presidente con il 49,6% dei consensi battendo Giorgio Gori, candidato del centrosinistra
L'affluenza nelle province lombarde
Il dato finale sull'affluenza è stato del 41,6 (nel 2018 la percentuale era stata pari al 73,81). Alle 23 di ieri affluenza al 31,7%, alle 19 pari al 27,1% (contro il 59,88% del 2018), alle 12 il primo dato dei 1.504 comuni lombardi era stato del 9,20% (nel 2018 aveva votato il 20,73%). Cinque anni fa si votò in una sola giornata..
Il centrodestra da quasi 30 anni al Pirellone
Il centrodestra ha sempre vinto le elezioni regionali in Lombardia dal 1995 in poi, cioè da quando i cittadini votano direttamente il presidente della regione. Nei venticinque anni precedenti il presidente veniva nominato dal Consiglio regionale. Negli ultimi trent’anni è stato eletto presidente per quattro volte consecutive Roberto Formigoni, poi Roberto Maroni e Attilio Fontana: tutti esponenti del centrodestra.
Nel 2018 il centrodestra ha ottenuto il 49,9 per cento, oltre 20 punti in più del centrosinistra. Nel 2013, Maroni vinse con il 42,8 per cento, con un vantaggio inferiore ai cinque punti rispetto all’avvocato Umberto Ambrosoli candidato con il centrosinistra. Alle elezioni del 2010 il centrodestra di Formigoni ottenne il 56,2 per cento, 23 punti in più del centrosinistra, nel 2005 il 53,9 per cento con 10 punti di vantaggio.Poi, nel 2000 il 62,4 per cento con 30 punti di vantaggio e nel 1995 il 41,1 per cento con 14 punti di vantaggio.