La 'profezia' di Bill Gates: "La prossima pandemia potrebbe essere più letale del Covid"

La sua fondazione, insieme a Wellcome Trust, ha donato 300 milioni di dollari per la lotta al coronavirus. "Ma serve l'aiuto dei Governi più ricchi"

Bill Gates

Londra - Che il Covid non sarà l'ultima epidemia è chiaro a tutti. Quello che non si sa, ovviamente, è se la prossima sarà peggiore di quella che il mondo sta vivendo da due anni a questa parte. Secondo Bill Gates dovremmo tutti prepararci a uno scenario fosco, con malattie più gravi e tassi di mortalità più alti del coronavirus. Il miliardario e filantropo l'ha detto nel corso di una donazione che la Bill & Melinda Gates Foundation e la britannica Wellcome Trust hanno fatto per la lotta al Covid-19. Trecento milioni di dollari, 150 milioni ciascuno, che sono andati alla Coalition for Epidemic Preparedness Innovation.

La Cepi, che è nata cinque anni fa dopo la tragedia dell'Ebola, ha aiutato a creare il programma Covax per la distribuzione di vaccini ai pasi a basso reddito. Ed è stato proprio nel momento in cui ha annunciato che Bill Gates ha messo in guardia su possibili pandemie peggiori del coronavirus e ha invitato i governi a contribuire con miliardi di dollari alla preparazione per una prossima epidemia. Obiettivo della Cep è raccogliere 3,5 miliardi di dollari per accorciare il tempo necessario a sviluppare un nuovo vaccino a soli 100 giorni. 

"Quando parliamo di spendere miliardi di dollari per salvare danni economici e vite umane, beh è una buona polizza sulla vita" ha detto Gates, affidando il suo appello ai Governi dei paesi ricchi e ai filatropi. Il fondatore di Microsoft ha poi precisato che molte delle innovazioni legate alle future pandemia possono essere utili già adesso, nella lotta ai problemi esistenti, come la necessità di trovare un vaccino contro l'Hiv e per combattere al meglio la tubercolosi e la malaria. Sir Jeremy Farrar, direttore del Wellcome Trust, ha aggiunto che "è fondamentale che i finanziamenti non vengano solo da organizzazioni internazionali legate allo sviluppo, ma anche e sopratutto da Governi e ricchi filantropi". E infine la 'profezia': "Stiamo vivendo e vivremo ancora un un'era di endemie e pandemie più frequenti e più complesse".