Riconoscimento dell'annessione alla Russia della Crimea e delle repubbliche del Donbass? Sì ma non solo. Niente postazioni missilistiche della Nato in un paese confinante e dichiarazione di eterna neutralità dell'Ucraina? Non abbastanza, perché siamo ancora nel campo del possibile. Ma a muovere i carro armati e i droni kamikaze di Putin contro l'Ucraina, in una guerra sempre meno d'assalto e sempre più di attesa e logoramento, ci sono anche motivazioni ideologiche per così dire ai confini della realtà. Dalla storia alla religione, passando per gli orientamenti sessuali.
Denazificazione
"Ufficiale" è la teoria della denazificazione annunciata da Vladimir Putin il primo giorno di guerra, stampata sui manifesti nelle città russe e recitata a memoria da tutti i collobaratori dello Zar: l'Ucraina è governata da nazisti che opprimono la popolazione, in particolar modo quella russofona del Donbass. Senza arrivare ai lontani e tragici episodi della Seconda Guerra Mondiale, l'elemento di verità sta nell'affiliazione all'esercito ufficiale di Kiev del battaglione Azov che dal 2014 combatte a difesa della nazione ucraina nei territori di Donetsk e Lugansk. Eroi per gli ucraini, criminali per i russi, i miliziani non fanno mistero dello loro "simpatie" neonaziste, al pari dei rivali filorussi del Gruppo Wagner di Dmitri Utkin. Ma da qui a sostenere che il governo ucraino sia estremista ce ne passa.
Drogati
Tant'è che a completare l'impianto "accusatorio" di Putin c'è anche la droga. "Neonazisti e drogati", il mantra propagandistico e superficialie del presidente russo per trascinarsi dietro le fasce meno istruite e più manipolabili dell'immensa popolazione russa. Ma perché Zelensky sarebbe un drogato? Per il suo passato da attore e ospite di trasmissioni televisive così simili a quelle occidentali. Già, l'Occidente e l'Europa, il sogno di Zelensky e il male nella mappa ideologica di Putin.
Lobby gay
Non bastasse la droga, c'è l'omosessualità. "L'invasione in Ucraina? E' giusto combattere, è una guerra contro la lobby gay". In un sermone assurdo, pronunciato nella Domenica del Perdono, il patriarca di Mosca Kirill ha giustificato così, per non dire appoggiato, il conflitto in Ucraina dopo che "per otto anni ci sono stati tentativi di distruggere ciò che esiste nel Donbass, dove c'è un rifiuto fondamentale dei cosiddetti valori che oggi vengono offerti da chi rivendica il potere mondiale". Per il capo della chiesa ortodossa russa il modello che vuole abbracciare Kieve non è altro che una parata gay".
Satanismo
A chiudere la rassenga, c'è l'assurda e medioevale retorica religiosa. Sentite qua. La guerra della Russia all'Ucraina è "una guerra santa contro l'Anticristo e il satanismo" rappresentato dal "sistema di valori moderno occidentali" e "contro l'egemonia culturale occidentale". A dirlo è il filosofo russo Alexander Dugin in un'intervista a Fuori dal coro su Rete 4, in cui è stato presentato come ideologo del presidente Vladimir Putin. "Il progresso dell'esercito russo è lento perché le nostre truppe hanno ricevuto l'ordine di non colpire i civili", mentre "i civili sono colpiti dai nazionalisti ucraini per dare la colpa ai russi", ha sostenuto Dugin, affermando poi che «l'unica potenza mondiale che può scatenare la guerra nucleare sono gli Stati Uniti se decideranno di intervenire nel conflitto». Zelensky? "Inutile che Putin parli con lui perché non rappresenta nulla ed è un buffone".
Raccolta fondi
Alla luce dell’intensificarsi delle violenze e della conseguente emergenza umanitaria in Ucraina, le testate del Gruppo Monrif (Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno) hanno deciso di lanciare una raccolta fondi per rispondere alle enormi necessità della popolazione ucraina.
PER DONARE PER L’EMERGENZA UCRAINA TRAMITE BONIFICO
Intestatario: Editoriale Nazionale
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Causale: UN AIUTO PER L’UCRAINA