Lecco, 14 gennaio 2011 - Bilancio positivo per la prima fase del progetto (Famiglie e Intercultura per una Rete fra Scuola e Territorio). In nove scuole materne lombarde (5 di Lecco e 4 di Monza), con un cofinanziamento del Pirellone, l’associazione Edint - Fondazione IARD, in collaborazione anche con i Comuni delle due città coinvolte, ha realizzato una serie di attività formative e di socializzazione. Nel corso dell'attività sono stati coinvolti non solo gli insegnanti ma anche genitori e bambini anche attraverso il gioco e altre attività “informali”. L'obiettivo è quello di favorire la conoscenza e l’accoglienza reciproca tra persone di nazionalità, storia e cultura diverse.
Per il 98% dei partecipanti ha giudicato abbastanza o molto coinvolgente. Presenti nell'incontro per illustrare i risultati l’assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale della Regione Lombardia, Giulio Boscagli, l’assessore del Comune di Lecco, Francesca Bonacina e la responsabile del progetto FIRST, Paula Eleta.
“Abbiamo deciso di sostenere economicamente questo progetto - ha detto Boscagli - perché affronta un tema, come quello dell’integrazione, che rappresenta una delle grandi sfide per l’Italia e l’Europa in questo momento storico. E’ un tema complesso e difficile e che ha molte sfaccettature ma questo progetto che parte dall’infanzia è particolarmente significativo. Infatti, il primo impatto che i nostri bambini hanno con quelli che vengono da altre realtà può segnare i rapporti che ci saranno in età adulta”.
Le attività svolte sul territorio lecchese hanno coinvolto 12 classi in 5 scuole dell’infanzia: Damiano Chiesa, Locatelli, Barone, San Giovanni e Santo Stefano. Durante l’anno scolastico 2009/2010, 24 educatrici hanno frequentato un corso di formazione, 123 genitori sono stati coinvolti in attività di conoscenza e sensibilizzazione, 243 bambini dai 3 ai 6 anni hanno partecipato ai laboratori interculturali.
La sperimentazione svolta a Lecco e Monza porterà alla realizzazione di un kit-FIRST e di un modello applicativo che sarà possibile utilizzare in altre province lombarde.
© Riproduzione riservata