Colico, 31 gennaio 2013 – Le commemorazioni della battaglia di Nikolajewka a Colico sono tra le più importanti dell'intera penisola. Quest'anno si commemora il settantesimo anniversario e domenica 3 febbraio la sezione “Alto Lario” dell'Ana, a partire dalle 9, celebrerà la ricorrenza con una cerimonia importante a cui prenderanno parte molte autorità e i vertici militari degli alpini.
Tra i presenti il comandante delle truppe alpine il generale Alberto Primicerj, l'ex presidente di Ana Giuseppe Parazzini e anche il generale Luigi Morena, 96 anni, che visse da protagonista la Seconda guerra mondiale. Saranno inoltre presenti militari del V reggimento alpini e sabato 2 febbraio alle 21 nella chiesa di san Giorgio a Colico si terrà anche un concerto della fanfara militare della Brigata taurinense.
Luigi Bernardi, presidente della sezione “Alto Lario” dell'Ana, e organizzatore delle commemorazioni a Colico da trent'anni, sottolinea l'importanza di questa manifestazione: “A Colico si commemora Nikolajewka dai primi anni dopo la fine del conflitto, per questo qui è così importante e sentita. Basti pensare che il generale Luigi Reverberi, uno degli eroi nei terribili giorni sul fronte russo, già nel 1950 era qui da noi per le commemorazioni. Dopo pochi anni dalla fine della guerra i nostri alpini e la nostra gente vollero creare qualcosa di importante per ricordare quei terribili eventi e per rendere il giusto tributo a chi non era più tornato dalla Russia. Noi proseguiamo l'impegno di questo lavoro con orgoglio”.
Particolarmente significativo il 70esimo anno dalla campagna e Bernardi spiega: “Ogni anno è ugualmente importante, logicamente pensare alla cifra 70 fa più impressione. Per gli alpini è un appuntamento fisso per ricordare chi non è tornato, per ascoltare chi c'è stato e cosa è accaduto perchè non bisogna dimenticare quello che è successo, l'immane tragedia che si è consumata in Russia. Abbiamo il dovere di tramandare alle generazioni giovani il ricordo della guerra per fare in modo che non si ripetano queste tragedie. Anche quest'anno avremo alcuni reduci di Russia, saranno poche unità perchè il tempo fa il suo corso e i limiti anagrafici ci sono, però avere queste testimonianze viventi è molto importante e spero sopratutto che tanti giovani partecipino alla manifestazione”.
di Stefano Cassinelli
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