Bellano (Lecco), 14 gennaio 2014 - La misteriosa scomparsa di Samuele Fraquelli il 14 dicembre scorso, esattamente un mese fa, torna ad essere trattata dalla trasmissione «Chi l’ha visto» che già aveva parlato del 42enne in una puntata ma che ora affronterà l’argomento anche con una ricostruzione della vicenda con tanto di attore sui luoghi nei quali del bellanese si sono perse le tracce. Nel frattempo si batte ogni pista per cercare di comprendere che cosa sia accaduto al piastrellista che uscito per andare a lavorare in realtà si è recato sulla montagna sopra Dorio dove è stato ritrovato il suo furgone aperto.
Allontanamento volontario, suicidio o un allontanamento forzato sono le piste percorribili per cercare di risolvere il mistero. Nessuna viene trascurata dai familiari che riportano ogni segnalazione ai carabinieri che stanno seguendo il caso. L’ultima riguarda la presenza di un’auto rossa nella zona della scomparsa, ma le testimonianze devono essere verificate. «Non molliamo – afferma Pierluigi Vitali, zio di Samuele – e cerchiamo in ogni modo di venire a capo di questa vicenda. Le segnalazioni che arrivano vanno verificate con attenzione per non lasciare nulla di intentato, ma di fatto ci sono in giro un sacco di voci senza nessun fondamento, cose che non esistono proprio e che non fanno bene a nessuno e che non servono per venire a capo di questa vicenda». Samuele Fraquelli il mattino di sabato 14 dicembre fece colazione in un bar a Bellano, poi avrebbe dovuto andare in Brianza per lavorare.
Invece non è mai arrivato sul luogo di lavoro. È andato nei pressi della località Rinelda tra Colico e Dorio dove ha abbandonato la macchina con la porta aperta, il tutto tra le 7 e le 8 come hanno testimoniato due persone che hanno visto dall’alto la macchina che veniva parcheggiata. Le ricerche non hanno dato frutti, anche i cani molecolari sono arrivati fino al santuario di Bondo e poi nei pressi del bacino Enel di Vestreno ma le tracce si sono interrotte. Proprio per questo anche il bacino è stato svuotato ma non è stato rinvenuto nulla. «Adesso vediamo questa nuova iniziativa di «Chi l’ha visto» - spiega Monica Bettega cognata di Samuele – nella speranza che possa arrivare qualche indicazione nel caso in cui Samuele sia andato via di sua spontanea volontà o altro. La cosa importante per noi è avere delle risposte, dobbiamo sapere che cosa è successo soprattutto per le bambine che vogliono il loro papà».
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