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Il prefetto Sergio Pomponio promette maggiori controlli
I cittadini hanno paura, ma a Calolziocorte è più sicura e meno violenta. Più sicura e meno violenza almeno secondo le statistiche: i reati in generale sono calati del 12%, diminuiscono quelli contro la persona come lesioni e botte e i furti, specie in negozio. Crescono però le rapine, una delle quali messe a segno in strada. Il prefetto Sergio Pomponio e i vertici della forze dell’ordine del territorio provano a rassicurare con la logica dei numeri il sindaco e i calolziesi, che invece sono sempre più preoccupati, dopo una serie di aggressioni in stazione e una faida tra kebabbari costata l’accoltellamento di un turco piemontese di 43 anni in piano centro e di giorno. Oltre alle cifre oggettive dei reati in picchiata, prefetto e vertici delle forze dell’ordine metteranno comunque in campo più donne e uomini in divisa e intensificheranno ulteriormente i controlli, compresi servizi ad altro impatto, specie nelle zone più a rischio. Con carabinieri, poliziotti, militari della Finanza e agenti della Locale, usciranno in strada vigili del fuoco, ispettori di Ats e ispettori del Nucleo del lavoro, "per garantire una presenza visibile e rassicurante nelle aree più sensibili, comprese quelle segnalate come critiche dai cittadini", spiegano dalla prefettura. Coordinerà le operazioni il questore Stefania Marazzo. Intanto in caserma a Calolziocorte sono arrivati due nuovi carabinieri appena usciti dalla Scuola Allievi di Campobasso e Reggio Calabria. È arrivato pure un nuovo comandante: il luogotenente Claudio Maggio, 58 anni, da 37 carabiniere, che in passato ha svolto servizio come sottufficiale a Pioltello e come comandante a Rebbio. Più controlli e più operatori delle forze dell’ordine da soli però non bastano né servono. Il prefetto chiede di valorizzare "le potenzialità dell’approccio integrato e congiunto" per contrastare degrado e marginalità sociale. Daniele De Salvo