
È durata poco la “convalescenza“ di Villa Monastero dopo la pandemia. In un solo mese, subito dopo la riapertura, hanno varcato i cancelli dell’ex monastero diventato prima eclettica dimora privata, poi casa dei Nobel e infine museo provinciale, più di 5mila visitatori. Molti sono italiani, ai quali prima della pandemia il “gioiello“ in riva al lago era pressoché sconosciuto. Attualmente è allestita la mostra fotografica “Testa o croce“ di Federico Wilhelm, è esposta l’antica pergamena risalente al 1204 che svela le origini della villa e riporta la prima menzione del monastero di Varenna, dalla cui trasformazione secentesca deriva la villa ed è possibile vedere un percorso allestito in occasione del bicentenario della morte di Napoleone. Ma dalla Provincia di Lecco, ente proprietario, sperano che tornino presto anche i fiori d’arancio in una location da favola con il suo splendido giardino botanico.