Destinazione Cumbira, Angola. Lo zaino è sempre pieno di corde, materiale per la chiodatura, friends, equipaggiamento per scalare. In valigia però questa volta, oltre alle sue scarpette, ne ha stipare altre quaranta paia di tutte le taglie. E poi materassini anti-caduta, un centinaio di pennarelli colorati e materiale scolastico per i bambini del posto. Perché Luchino, durante la sua trasferta africana, non punta a una ripetizione di qualche pilastro, né all’apertura di nuova via e nemmeno alla conquista di una parete ancora inviolata, come durante le sue numerose imprese in giro per il mondo. Luca Schiera, scalatore erbese di 33 anni dei Ragni di Lecco, di cui è stato anche presidente, oltre che accademico del Cai, considerato uno degli alpinisti più forti al mondo, è lì, in quell’angolo remoto e sperduto di Continente nero che si fatica persino a individuare sulla carta geografia, per unirsi ai colleghi e amici di Climbing for a reason, un’organizzazione attraverso cui vengono realizzati progetti umanitari a partire dall’amore per l’arrampicata. Con Luchino c’è anche Sara, la sua compagna. "Questa volta non siamo esattamente fast and light – racconta il Maglione rosso -. Abbiamo con noi quaranta paia di scarpette di tutte le taglie, materiale per chiodatura, friends, materassini e qualche centinaio di pennarelli e materiale scolastico. Raggiungiamo nel villaggio di Cumbira i ragazzi di Climbing for a reason che stanno sviluppando aree di arrampicata insieme a tante altre attività da svolgere con i bambini locali. Grazie ai Ragni e agli amici che ci hanno dato una mano a raccogliere materiale".
A Cumbira è stata già attrezzata una prima parete da arrampicata e sono stati attrezzati alcuni percorsi sportivi per insegnare ai più piccoli a scalare. Tra i loro insegnanti ora c’è pure un maestro d’eccezione, Lucio appunto, che ha firmato storie di pagine dell’alpinismo moderno su pareti e vette di Svizzera, Francia, Sardegna, Sicilia, Spagna, Africa, India, Ande, Oman, Karakorum e Himalaya, Pakistan... I volontari di Climbing for a reason però si stanno occupando pure della scuola, per cementare almeno due delle tre stanze costruire in fango, acquistare luci solari poiché non ha elettricità e sistemare il bagno che attualmente è poco più di una latrina.