Lecco, 23 febbraio 2025 – Due alpinisti in difficoltà sono rimasti bloccati in Grignetta. Li hanno recuperati in Draghi lombardi dei vigili del fuoco in elicottero.
La richiesta di aiuto
I due stavano risalendo il cosiddetto Pilone centrale verso la cresta. Nell'affrontare un passaggio sono però rimasti incrodati a circa 2mila metri di quota, senza più riuscire a progredire né a ritornare indietro. Piuttosto che rischiare oltre hanno preferito assicurarsi in parete e allertare i soccorritori al 112. Non erano feriti né in imminente pericolo di vita, per questo sono stati mobilitati i Draghi lombardi del Reparto Volo dei vigili del fuoco decollati da Malpensa. I vigili del fuoco, dopo averli individuati, li hanno raggiunti calandosi con il verricello. Dopo averli vincolati in sicurezza li hanno recuperati e trasferiti uno per uno sul mezzo di soccorso aereo, sempre con il verricello, per poi sbarcarli sani e salvi e al sicuro ai Pian dei Resinelli. L'intervento di soccorso tecnico è durato un'ora e mezza.

I precedenti
In queste settimane gli interventi dei soccorritori sulle montagne lecchesi e della Valsassina sono quasi quotidiani a causa delle condizioni meteo e del terreno. Sabato pomeriggio un ingegnere milanese di 33 anni è scivolato per 300 metri giù dal cima del Grignone: nonostante l'interminabile caduta è sopravvissuto. La sera di sabato scorso una 22enne straniera si è persa nella zona dei Piani dei Resinelli, mentre nel pomeriggio due escursionisti di 52 e 62 anni sono stati soccorsi sempre in Grignetta dopo essere scivolati a distanza di mezz'ora e di 200 metri l'uno dall'altro. Il sabato prima invece due amici brianzoli di 48 anni sono morti: una cornice di neve accumulata dal vento ha ceduto sotto il loro peso e sono precipitati per un centinaio di metri. I loro corpi sono stati recuperato solo dopo alcuni giorni.