DANIELE DESALVO
Cronaca

Valentino e Maxi, morti sulla montagna maledetta. Il Pigne d’Arolla, splendido e micidiale

Ratti e Alquà erano escursionisti esperti: sono stati travolti dalla valanga, staccatasi per cause ancora sconosciute. Lutto a Lecco

Massimo Ratti e Valentino Alquà

Massimo Ratti e Valentino Alquà

Lecco, 20 maggio 2024 – Uniti dalla stessa città, dall’amore per la montagna, dal gusto dell’avventura ma senza prendersi troppo sul serio. Uniti anche nel destino. Sono morti insieme, ieri mattina, travolti da una valanga sulle vette del Canton Vallese, in Svizzera, i due scialpinisti lecchesi Valentino Alquà, 49 anni, e Massimo Ratti, Maxi per tutti, che di anni ne aveva 36.

Le vittime

L’incidente sul Pigne d’Arolla, una splendida montagna tra le vette del Cervino e del Grand Combin, che con i quasi suoi 3.800 metri di altezza domina il Vallese. Abitavano tutti e due a Lecco, dove l’alpinismo è come una religione, e nello stesso quartiere, quello di Germanedo. Valentino lavorava nel Soccorso alpino come amministrativo. Maxi di professione era invece elettricista, ma era soprattutto l’anima del gruppo alpinistico Asen Park.

Erano quindi entrambi esperti sciatori, ma anche scalatori, certamente profondi conoscitori della montagna e dei pericoli che nasconde.

L’incidente

La mappa: dove è avvenuta la tragedia
La mappa: dove è avvenuta la tragedia

Domenica mattina, praticamente all’alba, proprio per evitare di esporsi al rischio di valanghe, stavano risalendo il versante nord del Pigne d’Arola. Con loro c’era anche un terzo amico. Una volta in cima sarebbero poi ridiscesi con gli sci ai piedi. Questo era il programma ma in vetta non ci sono mai arrivati perché una slavina li ha travolti sul cammino.

Non è chiaro se si sia staccata al loro passaggio, sotto il loro stesso peso, oppure se si sia generata autonomamente per le condizioni meteo. La valanga ha travolto in pieno Valentino e Maxi, trascinandoli a valle e seppellendoli senza lasciargli scampo. Illeso il terzo componente della comitiva, che è ha così potuto lanciare l’allarme.

I soccorsi

Sono stati subito allertati i soccorritori del Soccorso alpino svizzero dell’Ocvs, l’Organizzazione cantonale vallese del soccorso, a bordo di quattro elicotteri guidati dai piloti e dai tecnici di Air Glaciers e Air Zermatt. Sono stati impiegati anche cani da ricerca in valanga. I soccorritori hanno recuperato i corpi delle due vittime, trovati 800 metri più in basso, ai piedi della parete nord della montagna, e il superstite. Le salme sono state ricomposte nell’ospedale di Sion. Sull’incidente i magistrati elvetici hanno aperto un’inchiesta.

“Verso le 7.30 tre alpinisti stavano salendo la parete nord verso la vetta della Pigne d’Arolla – spiegano in una nota ufficiale gli agenti della Kantonspolizei Wallis, la Polizia cantonale vallese –. Per ragioni sconosciute si è verificata una valanga che ha investito due dei tre. I soccorritori allertati sono riusciti a recuperare le due persone morte. Il terzo alpinista non è stato travolto dalla valanga ed è rimasto illeso”. Il sopravvissuto, sebbene sotto choc, è stato subito sentito.

Il lutto

Nel pomeriggio i familiari di Valentino e Maxi sono partiti per la Svizzera per il loro riconoscimento, insieme gli amici del Soccorso alpino, tra cui il presidente lombardo Luca Vitali. Al termine degli accertamenti e delle formalità burocratiche, le due salme saranno rimpatriate. “Valentino e Massimo erano molto stimati, conosciuti e ben voluti – sono le parole di cordoglio del sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni – Interpretando il pensiero della nostra comunità lecchese, sconvolta e affranta da questa notizia, esprimo il mio personale cordoglio e quello della Città di Lecco alla famiglia e agli amici di questi due nostri amati concittadini”.

Valentino e Maxi sono le ultime di una lunga serie di vittime del Pigne d’Arolla. Sulla stessa montagna nell’aprile del 2018 sono morti sette scialpinisti, compresa la loro guida, dispersi in mezzo ad una tormenta: Elisabetta Paolucci di 44 anni, Marcello Alberti di 53 e Gabriella Bernardi di 52 di Bolzano; Francesca von Felten di 42 anni di Parma; Andrea Grigioni infermiere di 45 anni di Lurate Caccivio (Como); la guida 59enne Mario Castiglioni e la moglie di 52 anni Kalina Damyanova.