Luci in vetrina che si spengono, per non essere riaccese più. È l’universo del commercio locale. Le luci del negozio United Coloros of Benetton, nel centro commerciale Meridiana, sono già state spente. "Ringraziamo i nostri clienti per tutti gli anni passati insieme. Grazie er averci supportato e incoraggiato", sono le parole di Stefania, Alessia, Simona e Alexa, le commesse, che hanno tentato fino all’ultimo di tenere in piedi un’attività storica, come il marchio, degli anni ‘90. Il buio è calato anche su Sisley in via Cavour, altro marchio storico in mano alla stessa famiglia di imprenditori, che però, come Benetton, non è più sinonimo di clienti, né di affari, non a Lecco almeno. Lo stesso succederà a un altro negozio, Kasanova, sempre in via Cavour, store di stoviglie, pentole e accessori per la casa. "Fuori tutto", avvisano manifesti formato gigante che anticipano la serrata definitiva il 27 febbraio. Attorno, nel centro storico, come in periferia, sono tante le saracinesche abbassate: negozi di abbigliamento, agenzie di viaggio, bar, banche, locali storici, ristoranti, attività più o meno longeve.
"È una situazione difficile – commenta Beppino Ciresa, storico esponente di Confcommercio –. Le ragioni sono molteplici e complesse. Di certo ogni negozio che chiude, è un presidio in meno sul territorio e un angolo di città che muore. Vogliono sostenere i piccoli commercianti di vicinato, ma poi continuano ad essere concesse autorizzazioni a supermercati per la grande distribuzione, che sono la nostra fine, magari solo per incassare più oneri di urbanizzazione, ottenere qualche strada o una rotonda".D.D.S.