Pasturo (Lecco), 31 dicembre 2024 – Oggi l’addio alla Bry. Nel pomeriggio alle 15, nella chiesa di Pasturo, mamma Cinzia, papà Dionigi, la sorella minore Iris e con loro tutti i parenti e gli amici, saluteranno per l’ultima volta Ambra De Dionigi - la Bry per chi le voleva bene, come Bry Gantessa, il suo nome sui social -, la giovane di 29 anni che nella notte tra domenica e lunedì della scorsa settimana è stata falciata e uccisa da un pirata della strada sul controviale della Statale 36, a Nibionno.
Ieri sera invece, sempre nella chiesa parrocchiale di Pasturo, paese dove Ambra risiedeva, si è svolta la recita del rosario in suo suffragio. “Ci piace ricordare il tuo sorriso di quando con estrema maestria, tra mille giochi di luci e ombre, tenevi al guinzaglio l’elemento massimo della vita… il fuoco, che sembrava imperare anche in quei magnifici occhi – la ricordano intanto alcuni tra i suoi migliori amici, riferendosi all’abilità di Ambra di giocoliera con il fuoco –. Quando il cielo è sereno sopra il monte delle tue radici e dove le stelle si fanno più fitte, ci sei tu a muoverle e darci un altro spettacolo come solo tu sapevi donarci”.
Ambra aveva compiuto gli anni il 6 dicembre, poco più di tre settimane prima di essere uccisa. Era da poco rientrata in Italia dall’estero, tra la Spagna e la Francia, dove aveva lavorato in meleti e vigneti, come spesso le capitava, perché era uno spirito libero, la cui casa erano la natura e il mondo. Quando è stata investita, Ambra era stata da alcuni amici. Probabilmente si era allontanata per fumare una sigaretta. Era molto vulnerabile in quel momento e non aveva con sé documenti e cellulare. È stata falciata dal conducente di un furgone chiaro, che al momento resta un fantasma, perché non è stato ancora identificato.