
Città dei Promessi sposi, dell’infanzia di Alessandro Manzoni, di Antonio Stoppani, Antonio Ghislanzoni del libretto dell’Aida, Mario Cermenati, Riccardo...
Città dei Promessi sposi, dell’infanzia di Alessandro Manzoni, di Antonio Stoppani, Antonio Ghislanzoni del libretto dell’Aida, Mario Cermenati, Riccardo Cassin, del lago, dei monti. E ora anche città amica dei bambini e degli adolescenti. Lecco è la prima città in Lombardia, la quinta in Italia, ad essere riconosciuta dall’Uncef città amica dei bambini e degli adolescenti. "Un riconoscendo alla nostra città di aver dato risposte concrete ai bisogni dei più piccoli, mettendo al centro dell’agire politico e amministrativo l’interesse dei minori", spiega orgoglioso il sindaco Mauro Gattinoni, che ha festeggiato la nomina di Lecco come città amica dei bambini e degli adolescenti con le bambine e i bambini di oltre 30 scuole cittadine. L’inno di Lecco città dei bambini e degli adolescenti, che a Lecco per statuto comunale possono dire la loro come gli adulti, è la canzone Goccia dopo goccia del Piccolo coro dell’Atoniano: "Non è importante se non siamo grandi come le montagne, come le montagne! Quello che conta è stare tutti insieme". "È stato un percorso lungo, complesso, impegnativo – commenta commossa Alessandra Durante (nella foto), assessore ai Giovani -. Per questo solo 5 Comuni in Italia lo hanno concluso e solo Lecco in Lombardia. Perché si fa ancora fatica, in questo Paese, a fare squadra, ma squadra vera intendo, non a parole, nei fatti. Ognuno con il proprio ruolo, il proprio contributo, la propria presenza. Ma uniti. Si raggiungono così i risultati che contano". Il merito non è solo di chi amministra e si impegna per le politiche per l’infanzia e per i giovani: è anche di chi negli uffici lavora dietro le quinte, degli insegnanti, dei genitori, dei volontari di tante associazione, agli educatori. D.D.S.