LECCO
Il nuovo primario di Cardiologia dell’ospedale di Lecco è Andrea Farina, 48 anni, una lunga gavetta e carriera in corsia, sia in ospedale al San Leopoldo Mandic di Merate, dove ha cominciato, sia all’Alessandro Manzoni del capoluogo. Lavora in Asst di Lecco dal 2008, quando l’Asst era ancora Azienda ospedaliera e non Azienda socio-sanitaria territoriale.
È stato responsabile dell’Ucc, l’Unità di cura cardio-coronarica. Non è solo un cardiologo, è anche specializzato dal 2017 in Anestesia e rianimazione. Ha inoltre collaborato con Areu come medico di automedica, è tutor degli specializzandi e ha redatto parecchie pubblicazioni su riviste scientifiche di settore. È curatore del Manuale di Terapia intensiva cardiologica. Con la sua esperienza, il suo curriculum, e i suoi titoli ha sbaragliato la concorrenza di colleghi più maturi. Chi lo conosce assicura che non c’è nessuno migliore di lui per l’incarico. "Sono orgoglioso", sono le sue parole. Nonostante sia fresco di nomina e l’età relativamente giovane nell’ambiente ha già le idee chiare: collaborazione sempre più stretta con la Bicocca di Milano, dove tra l’altro insegna, rendere la Cardiologia lecchese un hub regionale soprattutto per le urgenze e telemedicina. A nominare direttore della struttura complessa di Cardiologia del presidio lecchese è stato il direttore generale di Asst Paolo Favini, nonostante sia agli sgoccioli del cosiddetto semestre bianco di fine mandato, durante il quale difficilmente vengono scelti ruoli apicali per non imporre scelte a chi verrà dopo. A breve infatti scadrà il suo incarico di numero uno della sanità pubblica provinciale e la sua partenza è ormai pressoché certa oltre che sollecitata da tutti gli amministratori locali. D.D.S.