DANIELE DE SALVO
Cronaca

Lecco, 32enne di Carugo in gita al lago cade dal materassino e muore annegato sotto gli occhi della moglie

Il materassino gonfiabile si è ribaltato a pochi metri dalla riva e per Pablo Enrique Chavez non c’è stato scampo. Un connazionale ha tentato invano di salvarlo. I soccorritori hanno recuperato il corpo a 15 metri di profondità

i soccorsi

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Oliveto Lario (Lecco), 12 agosto 2023 –  Il lago di Como ha inghiottito un'altra vita umana. Un 32enne è morto annegato oggi pomeriggio a Oliveto Lario, dopo essere caduto dal materassino. Si tratta di Pablo Enrique Chavez, un sudamericano di 32 anni appunto, che abitava a Carugo (Como). Era al lago con la moglie e altri familiari connazionali. Uno di loro si è tuffato per salvarlo, ma ha dovuto lasciarlo andare. “Mi si è avvinghiato addosso, si agitava, stava trascinando di sotto anche me – ha raccontato sotto shock -. Saremmo affogati tutt'e due. Ho cercato di afferrarlo, però è andato subito a fondo”.

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La tragedia si è consumata poco prima delle 14. Pablo era in acqua, disteso su un materassino gonfiabile, ad alcuni metri dalla riva; si è ribaltato ed è finito nel lago. Non se lo aspettava e nemmeno sapeva nuotare bene. Ha tentato di annaspare, ma ha resistito poco. Da riva hanno immediatamente lanciato l'allarme. Da Bellagio sono subito salpati gli Opsa, gli operatori polivalenti del soccorso acquatico della Croce rossa lecchese, che, a bordo della loro idroambulanza, la prima in Lombardia, hanno subito raggiunto il punto delle ricerche. Con loro sono arrivati in gommone in una manciata di minuti pure i vigili del fuoco del comando provinciale di Lecco già impegnati di pattuglia nell'operazione Lario Sicuro e i sub del Nucleo sommozzatori di del 115 di Milano.

Da Malpensa sono decollati inoltre in elicottero i Draghi lombardi. Pablo è stato individuato a una quindicina di metri di profondità: fluttuava esanime. E' stato recuperato e riportato in superficie per essere rianimato, con gli Opsa pronti a trasferirlo direttamente via lago a Lecco, tuttavia ormai il suo cuore non batteva e i suoi polmoni pieni d'acqua non respiravano più. E' il secondo annegato nel lago di Como in due giorni: giovedì sera a Bellagio era stata la volta di un turista francese di 75 anni. Il mese scorso invece a Lecco un richiedente asilo 18enne del Gambia, approdato solo il giorno prima in città dopo essere scampato alla traversata del Mediterraneo, ha perso la vita alla Malpensata.