Un’interrogazione ai ministri dell’Ambiente e della Cultura sul ripetitore per cellulari che nessuno voleva, ma che è spuntato all’insaputa di tutti e all’improvviso sul quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno a Lierna. A chiedere conto a Gilberto Pichetto Fratin e ad Alessandro Giuli di quel gigante in metallo alto 30 metri, a picco sul Sentiero del viandante e che deturpa irrimediabilmente lo skyline del lago, è il senatore lecchese di Alleanza Verdi Sinistra Tino Magni. "Su sollecitazione di numerosi cittadini liernesi ho presentato un’interrogazione per far luce rispetto alle procedure per il rilascio dell’autorizzazione all’installazione di un ripetitore 5G nella frazione Genico – spiega il senatore -. Un’opera che per le sue dimensioni rappresenta uno sfregio a una zona di straordinaria bellezza paesaggistica e collocata sullo storico percorso del Sentiero del viandante, il primo cammino certificato dal Touring club italiano. Ho chiesto anche di valutarne l’impatto ambientale". Il traliccio si trova a ridosso di abitazioni, ma quanti lì abitano non sono stati in alcun modo informati preventivamente.
CronacaAntenna contestata. Interrogazione dei Verdi sul tavolo di due ministri