DANIELE DE SALVO
Cronaca

Arrivano le terme sul Lario. Investimento da venti milioni per l’ex Vellutificio Redaelli

I fratelli Quadrio, dall’alta Valtellina, guardano all’ex fabbrica di Mandello

Il sottosegretario regionale Mauro Piazza vede nella riqualificazione dell’ex vellutificio un volano turistico

Il sottosegretario regionale Mauro Piazza vede nella riqualificazione dell’ex vellutificio un volano turistico

Sauna, bagno turco, idromassaggio, fanghi caldi. Come a Bormio, ma sul lago di Como, a Mandello del Lario. Il fondatore di Qc Spa of Wonders Saverio Quadrio Curzio, il Ceo Francesco Varni e il direttore delle Relazioni esterne Alberto Arrighi hanno annunciato che intendono realizzare un albergo di lusso e un centro termale nell’ex Vellutificio Redaelli di Mandello, che è stato il maggiore produttore italiano di velluto liscio di ordito, fallito nel 2012, dopo 119 anni di storia e di attività. Si tratta di un investimento di oltre 20 milioni di euro, che il patron e i manager di diversi centri termali e benessere, tra cui i Bagni nuovi e i Bagni vecchi di Sondrio, ma anche di San Pellegrino, hanno svelato in anteprima a Barbara Mazzalli, assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda. Al posto dell’area industriale dismessa ci saranno un albergo, una Spa, posteggi pubblici e privati. Per i lecchesi, sempre più votati al turismo, è un’assoluta novità, che amplia l’offerta delle opportunità e potrebbe aiutare nel percorso di destagionalizzazione per limitare gli effetti e i danni dell’overtourism estivo. "Un progetto ambizioso, che mira a valorizzare ulteriormente il patrimonio naturale e turistico del Lago di Como – sono le parole di plauso del sottosegretario regionale lecchese Mauro Piazza -. Un’occasione di promozione internazionale della bellezza lombarda nel mondo". Per la riqualificazione dell’area ci vorrà comunque tempo. Nonostante l’area sia stata già acquisita dai nuovi investitori, che piacciano pure al sindaco di Mandello del Lario, Riccardo Fasoli, perché sono sinonimo di qualità. L’iter burocratico è ancora solo all’inizio. I rappresentanti di Ats, Arpa, Soprintendenza e degli altri enti che partecipano alla Conferenza dei servizi stanno ancora analizzando tavole e carte. Entro aprile dovrebbero comunque arrivare almeno le prime conferme. D.D.S.