
Un tempo era tutti al mare, ma in tempi di Covid anche il lago va benissimo per il primo bagno di stagione che oggi si annuncia molto affollato in tutto il Lario. Le prime code da esodo si sono verificate già nella mattinata di ieri, con le auto già a passo d’uomo a Costa Masnaga e un interminabile serpentone lungo una decina di chilometri che è proseguito lungo la SS36 fino a raggiungere le località dell’Alto Lago e della Valtellina. Oggi non sarà da meno e c’è già chi teme code bibliche per il controesodo di questa sera.
Si fregano le mani i proprietari di appartamenti e seconde case i quali, soprattutto grazie ai milanesi, hanno esaurito la disponibilità fino a settembre, non si danno pace gli albergatori che rischiano la debacle se non riprenderannogli arrivi dei turisti stranieri. La vera sfida è trovare posto per tutti sulle strette spiagge del lago che non assomigliano per niente a quelle di Rimini. Con le norme sul distanziamento sociale c’è anche chi fa cassa introducendo i ticket per l’ingresso alle spiagge e ritoccando, naturalmente verso l’altro, il costo dei parcheggi. Ad Abbadia Lariana non si sono fatti mancare nulla: la maggior parte delle spiagge rimarranno libere con ingresso contingentato, ma posteggiare l’auto costerà uno sproposito. Sostare per un quarto d’ora, il tempo di vedere se c’è posto o si deve tornare indietro, costa 50 centesimi, poi per ogni ora si paga 1,50 euro, mentre per sei ore la spesa è di 7 euro. Il posteggio naturalmente si paga anticipato acquistando i gratta i sosta e per chi sgarra e rimane più del dovuto sono previste anche multe. Nel Parco Ulisse Guzzi invece l’ingresso costa 4 euro, ma l’iniziativa del sindaco Roberto Azzoni non sembra aver scoraggiato i turisti che già ieri si sono messi in coda fin dalla prima mattinata. Il prossimo fine settimana rischia di diventare a pagamento anche Pradello, malgrado il successo della petizione online per mantenerlo gratuito. Non pagano i residenti, oltre agli over 65 e i bambini con meno di 10 anni. Rimane gratis il bagno a Mandello al lido, ai giardini e alla Poncia, ma gli ingressi sono contingentati e i volontari provano la temperatura ai turisti. Non si paga anche alla Riva Bianca di Lierna mentre in Alto Lago a Dervio e Colico la corsa è a iscriversi ai corsi di kyte surf. Assalto di turisti anche sull’altro ramo del lago dove però molti lidi e parchi continuano a rimanere chiusi. In Tremezzina nel parco Teresio Olivelli di Villa Mayer sono comparsi sull’erba dei grandi quadrati disegnati per garantire il distanziamento sociale, va da sé che l’ingresso è consentito con il contagocce. Per chi non troverà posto in spiaggia e si consolerà nella visita ai parchi delle ville e sui sentieri che salgono verso le montagne attenzione ai droni, in molti Comuni verranno impiegati per controllare la situazione e in caso di assembramenti interverranno i vigili. © RIPRODUZIONE RISERVATA