Olginate (Lecco), 4 agosto 2024 – Sul lago di Garlate sbarcano i volontari della Guardia costiera ausiliaria. Li hanno reclutati i vertici del Consorzio Adda, cui spetta la gestione della diga di Olginate. Lì la corrente arriva anche a quattro metri al secondo, ovvero 14 chilometri orari.
I cartelli di pericolo e gli avvisi ci sono. Ci sono anche boe di segnalazione e un cavo in metallo per indicare oltre il quale è pericoloso spingersi. Però non bastano, perché molti ignorano le indicazioni, oppure sottovalutano il pericolo. Nell’estate del 2021 un nuotatore è stato salvato in extremis prima di essere trascinato via dalla forza dell’acqua. Lo scorso ottobre è toccato a tre canoisti e solo settimana scorsa a diverse persone su un motoscafo in avaria, che hanno rischiato di essere risucchiate contro le paratie dello sbarramento artificiale. “Non sappiamo più cosa inventarci per evitare simili incidenti – spiega Luigi Bertoli, direttore del Consorzio -. Proviamo anche questa”.
Oltre che per gli imprudenti o sprovveduti che si dovessero avvicinare troppo alla diga, gli ausiliari della Guardia costiera potranno intervenire per dare una mano a chiunque si dovesse trovare in difficoltà sul lago di Garlate. “Prestano servizio in acqua, di norma nella zona antistante ai comuni di Olginate e Vercurago, con idonea imbarcazione, secondo le nostre direttive o altri responsabili addetti al servizio di vigilanza sul lago di Como e Garlate, con particolare riferimento agli agenti della Polizia provinciale di Lecco che possono assegnare anche ambiti operativi diversi in funzione delle esigenze rilevate, rispetto alla funzione principale di controllo dei bagnanti e natanti che si avvicinato alla rapida di Olginate sul fiume Adda, soggetta a correnti veloci e talvolta pericolose”, precisano dal Consorzio Adda.
Gli ausiliari rimarranno di pattuglia fino a settembre e poi per le prossime due stagioni estive, nell’ambito dell’operazione Lario Sicuro: “È un’importante ed efficace risposta ai rischi derivanti dalla fruizione del nostro meraviglioso lago, con particolare riferimento ai pericoli rappresentati dalle possibili correnti generate nei pressi dell’infrastruttura di regolazione di Olginate”, aggiungono sempre dal Consorzio.