DANIELE DE SALVO
Cronaca

La prima donna a comandare la scorta al Giro d'Italia: ''Ero perfettamente a mio agio''

Barbara Barra, ex capo della Polizia stradale di Lecco, nel 1998 ha guidato la scorta della corsa rosa vinta da Marco Pantani

Barbara Barra

Lecco - L'ex comandante della Polizia stradale di Lecco Barbara Barra è stata la prima donna a comandare la scorta del Giro d'Italia. Era il 1998, l'anno in cui il pirata Marco Pantani vinse l'81esima edizione della corsa rosa. “Avevo trent'anni ed ero dirigente della Sezione di Lecco – ricorda in occasione della Festa della donna insieme ad altre colleghe in divisa che in Polizia hanno saputo imporsi in ruoli e ambiti prima tradizionalmente al maschile -. Tutto il mondo che mi orbitava intorno era squisitamente maschile, a partire dagli atleti, i componenti delle squadre, l'organizzazione e i mass media al seguito. Una carovana di oltre 1.500 persone, quasi esclusivamente uomini. Tanta curiosità, tante aspettative qualche pregiudizio... Eppure era un mondo nel quale mi trovavo perfettamente a mio agio”.

Da lei dipendeva la sicurezza della carovana durante tutte le 23 tappe trasmesse di nuovo in diretta tv sulla Rai: la chiusura e l'apertura delle strade, la verifica del percorso, il coordinamento dei poliziotti in moto e in auto ma anche dei componenti della scorta tecnica e di tutti gli operatori delle altre forze dell'ordine per evitare invasioni di percorso e incidenti. Ora la comandante Barba Barra è stata promossa a Roma. Nata nel 1968 a Viterbo, laureata in Giurisprudenza, ha prestato servizio all'inizio della sua carriera a Milano. Nel 1995 è stata anche la prima comandante della Polizia stradale della sezione di Lecco appena costituita dopo l'istituzione della Provincia. E' stata la promotrice di una campagna di sensibilizzazione contro la guida in stato di ebbrezza. Poi è stata a Bergamo, quindi a Brescia e dal febbraio 2010 a Roma come dirigente della Stradale di Roma. “E' trascorso molto tempo e ho vissuto tante diverse situazioni professionali – racconta -. Ora sono il dirigente della Stradale di Roma e sento ancora forte dentro di me la passione per un lavoro in cui il rapporto umano, la vivacità delle proprie idee e l'autorevolezza nell'imporle rappresenta la vera essenza dei risultati conseguiti".