DANIELE DE SALVO
Cronaca

Battaglia contro l’inceneritore di Calusco. Il Tar ha respinto il ricorso dei sindaci

Inceneritore alla massima potenza. I giudici del Tar di Brescia hanno respinto il ricorso presentato da alcuni sindaci del...

Inceneritore alla massima potenza. I giudici del Tar di Brescia hanno respinto il ricorso presentato da alcuni sindaci del Meratese contro l’autorizzazione concessa ai proprietari della cementeria di Paderno d’Adda di bruciare fino a 110mila tonnellate di combustibili alternativi e rifiuti solidi nel loro termovalorizzatore rispetto ai 30mila originariamente concessi. Il cementificio di Calusco d’Adda, che era dei bergamasci di Italcementi, dal 2016 appartiene ai tedeschi di Heidelberg.

Per i giudici del Tribunale amministrativo regionale bresciano l’iter seguito è corretto. "Utilizziamo da tempo questi combustibili per alimentare la linea che produce il cemento – spiega Agostino Rizzo, direttore tecnico per l’Italia di Heidelberg -. Richiede molta energia e il nostro obbiettivo è cercare fonti alternative ai combustibili fossili petroliferi. I combustibili alternativi sono una soluzione molto valida e da tempo largamente utilizzati in tutta Europa".

I sindaci di Merate, Paderno, Robbiate, Imbersago, Verderio, Cornate d’Adda, e Solza, che prendono atto della sentenza, non nascondono la delusione. "Pur nel pieno rispetto delle decisioni prese, siamo profondamente dispiaciuti per l’esito, che non rende assolutamente giustizia, al di là delle mere considerazioni di 'conformità amministrativa' trattate nella sentenza – sostengono -. Il pronunciamento non tiene conto della grande preoccupazione per il territorio".

"Esprimo profonda preoccupazione in merito alla sentenza", si associa il sottosegretario regionale Mauro Piazza. Dal Tar hanno respinto anche la richiesta di disporre dei dati di Ats per commissionare uno studio epidemiologico indipendente. D.D.S.