D.D.S.
Cronaca

Bellano, Samuele è scomparso da 11 anni: avviate le pratiche per la morte presunta

Era il 14 dicembre 2013. Il piastrellista doveva andare al lavoro, ma in cantiere non è mai arrivato e non è nemmeno tornato più a casa

Samuele Fraquelli

Samuele Fraquelli in un'immagine diffusa da Chi l'ha visto

Bellano (Lecco), 13 novembre 2024 – Samuele doveva andare al lavoro, ma al lavoro non è mai arrivato. E non è nemmeno mai ritornato a casa. E' stato inghiottito nel nulla. A distanza di quasi 11 anni dalla sua scomparsa, Michela, la moglie di Samuele, ha avviato le procedure per il riconoscimento della morte presunta.

La scomparsa

Samuele Fraquelli, piastrellista che aveva 42 anni, la mattina di sabato 14 dicembre 2013, è uscito di casa con una Citroen Berlingo bianca, l'auto aziendale dell'impresa per la quale lavorava. Ha insistito lui per andare a terminare un lavoro. “È uscito alle 6.30, si è fermato a fare colazione al bar, poi ha preso la macchina per raggiungere il cantiere, a circa 35 chilometri, ma lì non è mai arrivato – il racconto, all'epoca, di Michela -. Quando sono tornata a casa verso le 16 non l'ho trovato. Non era tornato per il pranzo. Il suo telefono suonava ma a vuoto. Poi alle 17 ho capito che il cellulare era in casa”. All'inizio  Michela ha pensato, anzi sperato, che magari fosse andato a prendere i regali di Natale. Con il trascorrere delle ore Michela ha cominciato a preoccuparsi e a realizzare che al suo Samuele era potesse essere capitato qualcosa di brutto.

Le ricerche

L'auto di Samuele è stata ritrovata nel giro di qualche ora a Dorio, vicino ad una sua baita di montagna. All’interno le chiavi inserite e la borsa con gli attrezzi da lavoro, mentre nella baita non sono stati notati segni di un suo passaggio recente. Samuele invece no, non è mai stato più trovato, nonostante le ricerche a tappeto, in lungo e in largo, con i vigili del fuoco, anche in elicottero, e in cani molecolari. Saltuariamente sono state organizzate altre battute di ricerca, finite però sempre in nulla, come non hanno portato da nessuna parte neppure le segnalazioni di possibili avvistamenti, rivelatisi tutti falsi, e le indicazioni di una sensitiva. Samuele aveva sofferto di depressione, ma si era ripreso. Dopo la nascita delle prima delle due figlie, nel 2004, era diventato molto religioso, quasi una crisi mistica. Incidente? Suicidio? Non si sa.

La morte presunta

L'unica certezza è che difficilmente si sia rifatto una vita altrove. Di lui non è stata riscontrata alcuna traccia da nessuna parte. Difficilmente inoltre avrebbe mai lasciato la moglie e le due figlie. Michela invece una vita ha dovuto suo malgrado ricostruirsela da sola, per mantenersi e crescere le loro due bambine. Ora che sono trascorsi più di 10 anni, quasi 11, ha perso pure la speranza che suo marito sia vivo. E' tempo di provare ad andare avanti e, per quanto possibile, chiudere i conti con il passato. Da qui la richiesta di dichiarazione di morte presunta di Samuele. a termine di legge, tramite l'avvocata Laura Giglio che l'assiste. Prima che un giudice possa dichiararne la presunta morte, ci vorranno almeno altri sei mesi, durante i quali verrà esperito un ultimo tentativo di provare a scoprire la sorte di Samuele, attraverso la richiesta, a chiunque possa essere in possesso di nuovi elementi, di fornirli.