Un imprenditore edile di 57 anni di Bergamo è accusato favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, minacce e lesioni. A lui gli agenti della Squadra mobile di Pavia sono arrivati indagando su un vasto giro di squillo che interessava le province di Pavia, Novara, Torino, Bergamo e Venezia. Le indagini sono partite dalla denuncia di una 30enne di nazionalità cinese, che lo scorso giugno si è rivolta in Questura a Pavia per segnalare lo sfruttamento da parte di una connazionale e del suo compagno italiano, che l’avevano indotta a prostituirsi in un’abitazione di Pavia dove veniva anche controllata con alcune telecamere alle quali doveva mostrare il denaro ottenuto dalla prestazione. Analizzando il conto corrente intestato ai due, gli agenti della Squadra mobile sono risalite ad altre due persone, l’imprenditore bergamasco e una cittadina cinese di 48 anni titolare di un centro massaggi a Torino, anche loro denunciati in quanto accusati di avere concorso nell’attività di favoreggiamento della prostituzione. Otto le perquisizioni effettuate.
CronacaBergamasco nei guai per un vasto giro di prostituzione