In dieci giorni sono stati raccolti 260mila euro per Achille, il piccolo grande guerriero di cinque mesi che il 1° marzo è nato cieco, ma potrebbe almeno percepire la luce grazie a una serie di costosi interventi chirurgici che è in grado di eseguire solo un luminare statunitense a Detroit, in Michigan. I fondi sono stati donati da familiari, parenti, amici, conoscenti e concittadini di mamma Sara Rusconi e papà Simone Losa – 32 anni entrambi, di Calolziocorte – insieme a tantissimi benefattori che nemmeno conoscono, molti dei quali anonimi.
"Un grazie per quello che avete fatto e state facendo per il nostro Achille non sarà mai sufficiente a trasmettere la gratitudine che proviamo – le parole dei genitori che il 20 luglio hanno lanciato la campagna di crowdfunding – Il supporto e la solidarietà che stiamo ricevendo da tutti voi ci aiutano e ci danno la forza di affrontare la battaglia contro una malattia purtroppo attualmente incurabile".
I fondi raccolti serviranno non solo a permettere ad Achille di percepire la luce da un occhio, ma anche per sostenere i ricercatori che stanno provando a elaborare cure sperimentali. "Ci trovavamo davanti a un muro insormontabile, oggi quel muro è ancora lì ma sicuramente abbiamo il supporto giusto per provare a scalarlo", hanno ribadito i genitori.