Lecco, 18 ottobre 2024 – I social network sono, spesso, palestra di estremismi. Dichiarazioni roboanti che potrebbero finire per incidere sugli animi dei più influenzabili, con esiti pericolosi per la società italiana e l’incolumità della collettività. Ovvio, quindi, che le “piazze digitali” siano monitorate con attenzione dalle forze dell’ordine.
Proprio nell’ambito di questi controlli una persona residente a Lecco, un italiano, è stato denunciato con l’accusa di istigazione alla commissione di delitti con finalità di terrorismo. Con lui è indagato anche un altro frequentatore del web, residente a Pescara.
I post
I due avrebbero pubblicato sui loro social network delle frasi nelle quali si faceva riferimento a "figure politiche" e alla necessità di ricorrere a "un po' di sano terrorismo, giusto per defascistizzare questo governo" , a commento di un post nel quale veniva affermato che "ormai in Italia servirebbe qualcuno in grado di ristabilire l'ordine, di combattere il fuoco con il fuoco. Le Br".
Il fatto è emerso grazie all'opera di monitoraggio condotta sul web da personale specializzato della Digos dell'Aquila e del Centro di Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale aquilana, con il coordinamento della Procura distrettuale antiterrorismo del capoluogo.
Le indagini
A questo è seguita poi l'immediata identificazione dei titolari degli account nei cui confronti sono in corso ulteriori approfondimenti finalizzati a delinearne il profilo di pericolosità, gli eventuali legami fra loro e con altre figure del mondo antagonista.
A seguito delle perquisizioni - nelle abitazioni e nei dispositivi informatici a loro in uso - sono stati rilevati ulteriori messaggi dal contenuto minatorio. Sequestrati alcuni dispositivi informatici.