Bubacarr annegato nel lago di Lecco. La salma torna in Gambia

Con i fondi raccolti da Caritas e Decanato la salma è stata imbarcata su un volo decollato da Malpensa diretto all’aeroporto della capitale Banjul, da dove era giunto il profugo morto il 19 luglio scorso

L'ultima immagine di Bubacarr Darboe scattata sul lungolago di Lecco prima della tragedia

L'ultima immagine di Bubacarr Darboe scattata sul lungolago di Lecco prima della tragedia

Lecco, 1 agosto 2023 – Bubacarr potrà finalmente riposare nella sua terra d’origine, il Gambia, che aveva lasciato alla ricerca di un futuro migliore. Aveva attraversato a piedi la foresta tropicale africana, il deserto del Sahara e solcato il Mediterraneo stipato su una carretta del mare insieme ad altri migranti fino a raggiungere Lampedusa.

Era fuggito da guerra e miseria ma Bubacarr Darboe,, migrante di 18 anni ha trovato la morte nelle acque del lago Lecco, dove è morto annegato mercoledì 19 luglio. Era arrivato in città la sera prima. Oggi la salma è stata imbarcata su un volo decollato da Malpensa diretto all’aeroporto di Banjul, capitale del Gambia dove giungerà nella giornata di domani.

Il rientro è stato possibile grazie alla raccolta fondi promossa da Caritas Ambrosiana e Decanato di Lecco. Caritas Ambrosiana e le parrocchie del decanato di Lecco erano state direttamente coinvolte e particolarmente colpite dalla disgrazia accaduta al giovane africano, deceduto a soli quattro giorni dal suo sbarco in Italia. Bubacarr, insieme ad altri 4 giovani migranti gambiani, era ospite per pochi giorni (in attesa dell’inserimento in un centro di accoglienza governativo) alla Casa della Carità di Lecco, e così Caritas e parrocchie avevano lanciato un appello a fedeli e cittadini, subito dopo la tragedia, al fine di raccogliere fondi per il rimpatrio del feretro del giovane.

La risposta è stata generosa: tra donazioni online e bancarie e offerte ricevute dalle parrocchie lecchesi in occasione delle messe di domenica 23 luglio, sono stati raccolti 18.200 euro, largamente sufficienti a finanziare il volo di rientro della salma (accompagnata da un esponente della comunità gambiana a Lecco) e la sua restituzione alla famiglia.

Con gli oltre 10 mila euro rimasti disponibili dopo aver sostenuto le spese per la bara e per il volo di rientro, ora Caritas Ambrosiana intende progettare un intervento di solidarietà e di cooperazione a favore della famiglia e della comunità di origine di Bubacarr; per definirne obiettivi e modalità, si sta confrontando con la Caritas nazionale del Gambia, il cui direttore, Francis Mendy, sarà domani all’aeroporto di Banjul, in occasione dell’arrivo del corpo di Bubacarr.

L’arcivescovo

La volontà di Caritas Ambrosiana e del Decanato di Lecco è stata ispirata dalle parole dell’Arcivescovo di Milano: in un messaggio all’indomani della tragedia, monsignor Mario Delpini aveva riconosciuto che “la morte del giovane Bubacarr Darboe è motivo di desolazione e di sconcerto”, ma aveva altresì incoraggiato a fare spazio a “una commozione intensa e una sapienza lungimirante, per credere che il lago può inghiottire tutto, ma non il bene che si fa”.

Caritas Ambrosiana

“E noi crediamo – gli fa eco Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana – che nella comunità di origine del giovane migrante sia possibile, nonostante il dolore odierno, impiantare un piccolo segno di futuro e di progresso. Non solo per tenere viva la memoria di un ragazzo coraggioso, intraprendente e aperto alla vita, ma anche per dimostrare che il suo viaggio non è stato vano. E che anche dalle ferite più laceranti possono scaturire relazioni solidali e percorsi di speranza”.