Caduti in Val Masino, ricordo sulle pendici della Grigna

Tre giovani militari del Sagf di Sondrio perdono la vita durante un'esercitazione in montagna. Una cerimonia di commiato e ricordo si tiene a Pasturo in onore dei "angeli custodi delle montagne".

Caduti in Val Masino, ricordo sulle pendici della Grigna

La targa agli «angeli custodi delle nostre montagne» svelata nei giorni scorsi alle pendici della Grigna al Pialeral

Luca Piani aveva 32 anni, abitava a Valfurva ed era papà di un bimbo di 3 anni. Alessandro Pozzi di anni ne aveva 25 e anche lui era di Valfurva. Simone Giacomelli con i suoi 22 anni era il più giovane ed era residente a Bormio. Sono i tre militare del Sagf, il Soccorso alpino della Guardia di finanza di Sondrio che lo scorso 29 maggio sono morti in Val Masimo, durante un’esercitazione. Erano in cordata insieme, si stavano arrampicando al Precipizio degli Asteroidi e sono precipitati nel vuoto. La montagna era il loro lavoro e loro passione. Anche e soprattutto a loro è dedicata la targa agli "angeli custodi delle nostre montagne" svelata nei giorni scorsi alle pendici della Grigna, al Pialeral, località di Pasturo. Il colonnello Massimo Ghibaudo, comandante provinciale delle Fiamme gialle lecchesi, nell’occasione ha ricordato "l’importanza dell’opera svolta dai finanzieri del Soccorso alpino in montagna" e "il sacrificio dei tre giovani militari del Sagf di Sondrio". Una cerimonia sobria, ma sentita e partecipata: lassù, a piedi del cippo, si sono radunati il prefetto di Lecco Sergio Pomponio, la presidente della Provincia Alessandra Hofmann, il presidente del Tribunale di Lecco Marco Tremolada, il sindaco Pierluigi Artana, il questore Stefania Marrazzo, il comandante provinciale dei carabinieri Nicola Melidonis, dei vigili del fuoco Giulio Durante, il presidente della Comunità montana Fabio Canepari, il capostazione del Soccorso alpino di Valsassina e Valvarrone Alessandro Spada, i colleghi di Luca, Ale e Simo e i rappresentanti dell’Associazione nazionale finanzieri d’Italia. Prima l’Inno nazionale, poi la benedizione del parroco del parroco don Antonio Fazzini e la preghiera del finanziere che "affronta fatiche e pericoli in generosa fraternità di intenti", infine il Silenzio , per Luca, Alessandro e Simone, "angeli custodi delle montagne". D.D.S.