Violenza a bordo campo e in campo al Bione, peggio che a San Siro. Durante una partita degli Juniores un baby ultrà ha cercato di accoltellare un giocatore della squadra avversaria in panchina. L’arbitro ha subito sospeso l’incontro, ma sul campo un calciatore a incontro chiuso ha aggredito un avversario a calci e pugni e provato a strozzarne un altro. Il match della follia è andato in scena il 5 aprile tra gli Under 19 dell’Aurora San Francesco, che è una squadra d’oratorio, e del Lissone, in occasione della 30ª di campionato. A raccontare l’assurdo pomeriggio è stato l’arbitro nel rapporto. "All’inizio del 2° tempo un ragazzo che conosce un giocatore dell’Aurora ha insultato i giocatori in panchina del Lissone – si legge nel referto -. Il mister mi ha fatto notare che aveva cercato di aggredire un giocatore infilando un coltello nella panchina, rischiando per pochi centimetri di colpirlo". Ha subito fermato la partita. "L’aggressore si è però arrampicato sulla recinzione provando a tagliarla", prosegue l’agghiacciante resoconto. È stato solo l’inizio di un terzo tempo fuori dal normale di un mercoledì di calcio malato: un calciatore della San Francesco nonostante il triplice fischio, "prima aggrediva verbalmente e poi fisicamente con calci e pugni un avversario e prendeva per il collo un altro avversario buttandolo a terra". Il giudice sportivo è stato severissimo: 5 gare di squalifica per il giocatore dell’Aurora violento. Ha inoltre punito con la sconfitta 3–0 a tavolino, 500 euro di multa e 5 gare a porte chiuse e 5 punti di penalità in classifica la società e la squadra padrona di casa per quanto combinato dal proprio supporter. "Le società rispondono per i fatti violenti commessi dai sostenitori, sia nell’impianto sportivo, sia vicino – recita il verdetto -. La gravità dell’episodio è tale da dover essere sanzionata in modo esemplare". Il presidente della San Francesco Francesco Mori preannuncia un possibile ricorso perché l’ultrà secondo lui non sarebbe un loro tifoso, ma un ragazzo che frequentava il vicino luna park: "Il problema è avvenuto fuori dal centro sportivo e dal contesto della partita; siamo penalizzati, anche a livello di immagine, per una cosa che non ci comporta, non possiamo essere responsabili di ciò che succede nel luna park". Daniele De Salvo
CronacaCalcio giovanile, violenza choc Tenta di accoltellare giocatore