DANIELE DE SALVO
Cronaca

Calco, ucciso il gallo Pepe: era la mascotte dei bimbi dell’asilo

I piccoli alunni della scuola dell'infanzia lo avevano visto nascere e lo accudivano ogni giorno. Forse lo ha ucciso qualcuno a cui dava fastidio il suo canto

Morto il gallo Pepe (archivio)

Morto il gallo Pepe (archivio)

Calco (Lecco), 15 settembre 2024 – Il gallo Pepe dei bambini dell'asilo di Calco non c'è più. Qualcuno lo ha ucciso, impiccandolo alla recinzione del pollaio che era la casa di Pepe, dove i piccoli alunni lo accudivano. Forse il suo canto infastidiva qualcuno, oppure è stato qualche vandalo. Di certo ora alla insegnanti spetta l'ingrato compito di spiegare che è vero che ogni vita è un dono, anche quella di un giovane gallo, e va rispettata, ma che ci sono persone che troppo spesso se ne dimenticato.

La storia

A raccontare la storia, e la fine, di Pepe, sono proprio le maestre della scuola dell'infanzia don Giovanni Origo di Calco. “La storia di Pepe è iniziata a marzo – spiegano -. I bambini di una sezione hanno raccolto 12 uova di gallina e le hanno messe in incubatrice, seguendone la schiusura passo passo. Con grande stupore e meraviglia sono nati 12 pulcini”. Uno era Pepe, che è diventato un bellissimo galletto arzillo, colorato e coccolato dai bimbi. Ogni giorno, a turno, armati di guanti, palettine rastrelli, hanno pulito il suo pollaio, lo hanno nutrito, lo hanno allevato.

L’uccisione

Purtroppo la vita di Pepe è durata poco. “Lo abbiamo trovato appeso, per il collo, alla staccionata del pollaio - raccontano le maestre -. Pensiamo a un atto vandalico dato che era già successo con un gallo precedente. Se il canto di Pepe dava fastidio bastava venisse a scuola a dirlo e lo avremmo dato in adozione. Forse la ''cara persona'' che ha compiuto questo atto non ha considerato che i bambini, giungendo a scuola, avrebbero potuto vederlo, causando loro dolore”. Fortunatamente non è successo: a trovare Pepe in quello stato sono state le insegnanti e lo hanno subito rimosso.

I volontari dell'Enpa

“Apprendiamo ora questa triste storia – commentano i volontari dell'Enpa di Merate, che hanno divulgato la lettera aperta scritta dalle mastre e dagli altri operatori della scuola dell'infanzia di Calco -. Ci uniamo al dolore dei bimbi e dei docenti. Affranti e rattristati non ci capacitiamo di come una persona possa compiere atti crudeli ingiustificati soprattutto quando questi colpiscono cuori di piccoli bimbi innocenti... Innocenti come lo era Pepe. Le anime innocenti non si toccano”.