Un déjà vu. La nuova Lecco – Ballabio ieri mattina è stata chiusa. La pioggia battente ha provocato l’esplosione delle condutture di scolo dell’acqua e ha distrutto l’asfalto all’interno della galleria Giulia, la stessa su cui, il 9 dicembre 2022, erano crollati almeno 2mila metri cubi di roccia e dove sono ancora in corso i lavori per mettere in sicurezza l’intera area. Questa volta però non si contano feriti, mentre, un anno e mezzo fa, zio e nipote di 66 e 24 anni si erano visti piombare addosso la morte sotto forma di un enorme macigno. Anche la serrata del Raccordo della Valsassina della Statale 36 non dovrebbe essere così lunga: un giorno, invece che un mese.
"Da Anas ci hanno comunicato di aver attivato tutti i tecnici e gli operai per consentire una rapida riapertura già nella mattinata di oggi", annuncia il sindaco di Ballabio, Giovanni Bruno Bussola. La corsa contro l’orologio per limitare i disagi è cominciata subito ieri mattina ed è proseguita tutto il pomeriggio e tutta notte. Nel frattempo automobilisti e camionisti sono deviati sulla vecchia Lecco – Ballabio, la ripida e stretta Sp 62. Inevitabili gli incolonnamenti e, a tratti, le code, nonostante i movieri, gli agenti della Polizia locale, il traffico ridotto perché le scuole sono chiuse, l’istituzione di un senso unico alternato nei quartieri di Lecco da dove si accede alla Sp 62 e un piano per gestire simili emergenze che dovrebbe essere ormai rodato e invece non lo è. "Neanche una settimana fa chiedevamo risposte sullo stato dei lavori sulla Lecco-Ballabio, ma soprattutto che fine avesse fatto il protocollo promesso in caso di chiusura del Raccordo della 36 – denuncia dai banchi di opposizione Manuel Tropenscovino -. Ieri la nuova Lecco – Ballabio è stata chiusa di nuovo, senza alcun piano e costringendo nel traffico nuovamente quanti devono andare a lavorare". Nonostante i danni e le conseguenze limitate, i disagi non sono comunque finiti: per un mese infatti, sulla diramazione della Statale 36 per la Valsassina, funzionerà un semaforo per consentire l’accesso al cantiere dove si sta lavorando per realizzare bastioni e installare reti anti-frane.