Corsi di aggiornamento fantasma per camerieri, baristi e cuochi, per non pagare le tasse. I militari della Finanza di Cernusco Lombardone hanno denunciato un ristoratore brianzolo di cinquant’anni, proprietario di tre i locali nel Meratese, e gli hanno sequestrato 600mila euro, tra contanti, depositi in banca e parte di una villa. L’imprenditore della ristorazione avrebbe utilizzato, in compensazione, crediti d’imposta inesistenti per spese fittiziamente sostenute per corsi di formazione per la ventina di suoi dipendenti: corsi per l’utilizzo della tecnologia previsti con il Piano nazionale 4.0, per gli anni d’imposta 2021 e 2022, per un ammontare complessivo di appunto 600mila euro, cifra che gli è stata sequestrata a scopo cautelativo. In pratica, per pagare meno imposte, avrebbe messo a bilancio spese per i corsi per le ordinazioni elettroniche e simili, che in realtà non sarebbero mai stati svolti o a cui non avrebbero partecipato i dipendenti. Inoltre avrebbe falsificato le firme sui registri di partecipazione. Una vera e propria truffa.
"I riscontri eseguiti ci hanno consentito di rilevare che i corsi non risultano essere stati svolti o comunque che non siano stati fruiti dalle persone indicate nei registri, risultati privi, tra l’altro, della sottoscrizione" spiega il tenente Gianluca Mazzei, comandante della compagnia della Finanza di Cernusco Lombardone. Da qui la richiesta del sequestro, formulata dal pm che coordina le indagini, non ancora chiuse, e accolta dal gip.
Sono in corso ulteriori accertamenti dei militari su quanti avrebbero dovuto erogare i corsi. Al momento i tre locali restano aperti e i tutti i dipendenti continuano a lavorare.
Daniele De Salvo