
Arte, design, creatività e fantasia sono le linee guida per le attività in programma ogni edizione
Ogni anno, nel mese di novembre, nella città di Cantù si svolge il “Festival del Legno”, un’occasione unica per scoprire i luoghi in cui si tramanda il sapere e si racconta la storia della città, in un carosello di colori, materiali, profumi e storie. Questo evento è diventato un appuntamento imperdibile per appassionati, professionisti del settore e semplici curiosi, che hanno così la possibilità di immergersi nell’arte della lavorazione del legno e nel patrimonio artigianale canturino.
In Villa Calvi, una villa all’interno dei giardini pubblici della città, più precisamente nella Sala Rossi, sono affrescate le eccellenze del territorio: Ariberto da Intimiano con un modellino della Basilica di Galliano; le torri perché Cantù aveva una cinta muraria con merli e torri; i lavori tradizionali della zona che erano il merletto e il pizzo a tombolo insegnato dalle suore; la lavorazione del ferro per la costruzione di attrezzi agricoli; la produzione di chiodi e per finire il legno e la sua lavorazione, cioè la falegnameria. Questo spazio rappresenta un vero e proprio viaggio nella storia del lavoro artigianale della città, un tributo alle mani sapienti che nel corso dei secoli hanno trasformato la materia prima in manufatti unici. Durante questo appuntamento annuale vengono organizzati workshop, eventi culturali, laboratori per grandi e bambini.
Una selezione di aziende, inoltre, apre le proprie botteghe ai visitatori dando la possibilità ai cittadini di vivere un’esperienza imperdibile dove il legno prende forma e diventa arte. I laboratori offrono la possibilità di apprendere tecniche di lavorazione direttamente dagli artigiani, che raccontano aneddoti e segreti del mestiere, rendendo ogni dimostrazione un momento di arricchimento culturale.
Il Festival del Legno, nel corso degli anni, è diventato l’occasione per i più piccoli di esplorare, conoscere e toccare con mano il legno e i suoi derivati. Ampio spazio viene dato ai laboratori creativi, dove i bambini sono chiamati ad interagire con i prodotti realizzando semplici manufatti. La finalità è quella di incuriosirli e avvicinarli giocando al mondo del progetto in modo da coltivare la tradizione in un terreno fertile, in cui crescere gli artigiani del domani. I più giovani scoprono così l’importanza di un materiale naturale e sostenibile, imparando a rispettarlo e valorizzarlo, in un’epoca in cui il ritorno alla manualità e al “saper fare” sta tornando ad essere un valore centrale.
Le vetrine dei negozi canturini si trasformano invece in luoghi d’esposizione e sono allestite a tema in abbinamento a una bottega del mobile. Trasformate quindi in vere e proprie opere d’arte partecipano a una sfida la cui giuria è composta dagli studenti Enaip Lombardia guidati dall’associazione AsProLegno. Questa competizione rappresenta un’ulteriore occasione per coinvolgere i giovani, mettendoli alla prova con la creatività e il design applicati alla tradizione.