
Il cenone di Capodanno dei lavoratori della Voss
Osnago (Lecco), 1 gennaio 2021 – Capodanno al presidio fuori dalla fabbrica per i lavoratori della Voss di Osnago. Operai e impiegati della storica fonderia brianzola fondata nel 1954 ma acquista nel 2016 da imprenditori tedeschi che vogliono chiuderla e licenziare tutti i 70 dipendenti hanno festeggiato il veglione all'addiaccio, davanti al cancello dello stabilimento, mangiando insieme grazie al cenone offerto dai volontari dell'associazione Progetto Osnago. Con le tute blu e gli amministrativi che resteranno disoccupati da aprile quando scadrà il blocco dei licenziamenti hanno trascorso la notte di San Silvestro anche i delegati sindacali.
“Le lavoratrici e i lavoratori chiedono chiedono tutela e dignità, due sicurezze che solo il lavoro riesce a dare”, spiega Lorena Silvani delle Fim Cisl di Monza Brianza Lecco. La vertenza ha assunto portata nazionale, anzi internazionale: i vertici sindacali italiani hanno infatti chiesto aiuto ai colleghi del metalmeccanici tedeschi per impedire ai proprietari bavaresi dell'attività di trasferire macchinari, produzione e clienti in Polonia. Dopo i tentativi di mediazione falliti perché l'amministratore italiano del gruppo ha disertato i tavoli di concertazione istituzionali in prefettura, Provinciale Regione il caso è inoltre passato ai funzionati del ministero dello Sviluppo economico.
Dal canto loro i lavoratori hanno avvisato che non intendono retrocedere di un passo, che manterranno il picchetto a oltranza 24 ore su 24 e che impediranno ad ogni costo che la Voss, che originariamente si chiamava Larga, venga smantellata.