Carcere di Pescarenico. Spuntano orto e palestra

Lecco, grazie a fondi pubblici e dei privati

Carcere di Pescarenico. Spuntano orto e palestra

I progetti sono stati presentati durante un incontro con la direttrice del penitenziario Luisa Mattina

Un carcere che però sia un poco meno prigione e un poco più casa anche se circondariale. Nel cortile della struttura di Pescarenico a Lecco verranno realizzati un’area relax, un orto e un piccolo parco giochi per i figli dei detenuti per quando vanno a trovare i papà reclusi. Verrà poi realizzata una palestra diffusa, cioè l’allestimento di uno spazio con attrezzature di allenamento in ciascun piano della struttura, nella fattispecie bici da spinning e attrezzi multifunzione. Sono progetti dal valore economico di 42mila euro, ideati rispettivamente da Enrica Quinto e Roberto Butta, che hanno messo a disposizione gratuitamente le loro competenze. A finanziare le opere sono i vertici della Fondazione comunitaria del Lecchese, tramite i contributi garantiti soprattutto da Bamca della Valsassina, Comune di Lecco, Fondazione Enrico Scola, Rotary Club Lecco, Panathlon Lecco dagli Ambiti territoriali sociali. I progetti sono stati presentati l’altro giorno durante un incontro con la direttrice Luisa Mattina. La casa circondariale di Lecco dovrebbe ospitare 53 detenuti, ma attualmente sono 82, tutti uomini, di cui 44 stranieri. D.D.S.