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Nel 2024 in Lombardia sono state autorizzate 96 milioni di ore di cassa integrazione.
Il motore economico della Lombardia sta grippando. In tutta la regione gli imprenditori faticano a pagare gli stipendi ai loro lavoratori perché gli affari non vanno bene. In provincia di Lecco però di più. Nel 2024 nel Lecchese è stato richiesto e autorizzato il 72% di ore in più di cassa integrazione rispetto al 2023, un anno, il 2023, quando invece il ricorso alla cig era diminuito del 6%. I dipendenti coinvolti, sempre in provincia di Lecco, sono stati quasi 2.500, 2.422 per la precisione. Sono più del 2% di tutti i circa 105mila lavoratori dipendenti dei settori privati, compresi tra l’altro anche i colleghi di realtà piccole e di settori dove non si può ricorrere all’ammortizzatore sociale.
Solo in provincia di Sondrio succede di peggio rispetto a Lecco. Non se la passano bene neppure sull’altra sponda del lago, in provincia di Como. A fare i conti delle ore di cassa integrazione sono i sindacalisti della Uil, in base ai resoconti diffusi dai funzionari dell’Inps. "I dati nella nostra provincia sono sempre più allarmanti – commenta Dario Esposito, coordinatore della Uil del Lario – A Lecco si registra un aumento del 71% delle ore di cassa, che coinvolgono oltre 2 mila lavoratori. Se dal Governo non si interviene subito, nel 2025 potremmo trovarci di fronte a una crescita della disoccupazione con conseguenze devastanti". Non che nel resto della Lombardia vada meglio. Nel 2024 in Lombardia sono state autorizzate 96 milioni di ore di cassa integrazione, pari a 12 milioni di turni lavorativi, con un incremento del 22,6% rispetto al 2023. Cresce soprattutto il ricorso alla cassa ordinaria, mentre diminuisce quella in deroga. Più di 47mila i lavoratori coinvolti, 8.700 in più dell’anno prima. Il comparto più in difficoltà è l’edilizia, una volta esauriti superbonus. Male pure l’industria, mentre nel commercio il ricorso alla cassa scende. "Eppure si continua a sostenere che va tutto bene e l’economia cresce – sono le parole di Salvatore Monteduro, segretario confederale lombardo della Uil -. Ma con una crescita dello zero virgola credo che ci si trovi di fronte a un trend allarmante. La ripresa è solo sulla carta".
Daniele De Salvo