DANIELE DE SALVO
Cronaca

Cassa integrazione, boom sul Lario. Coinvolti 2.422 dipendenti. Impennata del 72% in un anno

Salvatore Monteduro, segretario confederale lombardo della Uil: "La ripresa è solo sulla carta". Dario Esposito, coordinatore della Uil del Lario: "I dati nella nostra provincia sempre più allarmanti".

Nel 2024 in Lombardia sono state autorizzate 96 milioni di ore di cassa integrazione.

Nel 2024 in Lombardia sono state autorizzate 96 milioni di ore di cassa integrazione.

Il motore economico della Lombardia sta grippando. In tutta la regione gli imprenditori faticano a pagare gli stipendi ai loro lavoratori perché gli affari non vanno bene. In provincia di Lecco però di più. Nel 2024 nel Lecchese è stato richiesto e autorizzato il 72% di ore in più di cassa integrazione rispetto al 2023, un anno, il 2023, quando invece il ricorso alla cig era diminuito del 6%. I dipendenti coinvolti, sempre in provincia di Lecco, sono stati quasi 2.500, 2.422 per la precisione. Sono più del 2% di tutti i circa 105mila lavoratori dipendenti dei settori privati, compresi tra l’altro anche i colleghi di realtà piccole e di settori dove non si può ricorrere all’ammortizzatore sociale.

Solo in provincia di Sondrio succede di peggio rispetto a Lecco. Non se la passano bene neppure sull’altra sponda del lago, in provincia di Como. A fare i conti delle ore di cassa integrazione sono i sindacalisti della Uil, in base ai resoconti diffusi dai funzionari dell’Inps. "I dati nella nostra provincia sono sempre più allarmanti – commenta Dario Esposito, coordinatore della Uil del Lario – A Lecco si registra un aumento del 71% delle ore di cassa, che coinvolgono oltre 2 mila lavoratori. Se dal Governo non si interviene subito, nel 2025 potremmo trovarci di fronte a una crescita della disoccupazione con conseguenze devastanti". Non che nel resto della Lombardia vada meglio. Nel 2024 in Lombardia sono state autorizzate 96 milioni di ore di cassa integrazione, pari a 12 milioni di turni lavorativi, con un incremento del 22,6% rispetto al 2023. Cresce soprattutto il ricorso alla cassa ordinaria, mentre diminuisce quella in deroga. Più di 47mila i lavoratori coinvolti, 8.700 in più dell’anno prima. Il comparto più in difficoltà è l’edilizia, una volta esauriti superbonus. Male pure l’industria, mentre nel commercio il ricorso alla cassa scende. "Eppure si continua a sostenere che va tutto bene e l’economia cresce – sono le parole di Salvatore Monteduro, segretario confederale lombardo della Uil -. Ma con una crescita dello zero virgola credo che ci si trovi di fronte a un trend allarmante. La ripresa è solo sulla carta".

Daniele De Salvo